Camera, elezione Santanché rimandata. E lei: “E’ la prassi della casa”
02 Luglio 2013
di redazione
Come volevasi dimostrare. Il voto per l’elezione del vicepresidente della Camera, candidata Daniela Santanché, salta, viene rimandato. "Tutto normale, rimandare è la prassi della casa", commenta a caldo la diretta interessata con un misto di aria sorniona e sincero sconforto. Santanché aveva annunciato "non ci penso proprio" a fare il celebre "passo indietro", considerando l’appoggio di Alfano e del Pdl. "Su Daniela Santanchè nessun passo indietro: anzi, si va avanti", dice Alfano. "Daniela è e rimane l’unico nostro candidato alla carica di vicepresidente della Camera", conferma Brunetta, che aggiunge "C’erano opinioni diverse in capigruppo, abbiamo preferito chiedere un rinvio al fine di verificare dal punto di vista regolamentare le prescrizioni" previste dal regolamento. Non è chiaro, infatti, perché proprio per il Pdl non dovrebbe valere la prassi per cui l’incarico ricoperto dall’esponente di un gruppo, dopo le sue dimissioni, debba essere ricoperto da uno stesso gruppo. Per Scelta Civica, la sopensione deriva dal fatto che i candidati alla vicepresidenza delle aule devono mostrare di avere "una certa propensione alla mediazione e al dialogo". "Santanchè non mi sembra che si distingua come costruttrice di ponti", commenta ironico Scalfarotto (Pd), "Su 60 milioni di italiani, se c’è una persona che non è fatta per unire, quella è proprio Santanchè". Ma il vero problema sono proprio i Democrats. Ieri il partito democratico aveva nnunciato pilatesco di voler votare scheda bianca. Grande spirito di maggioranza.