Camorra. 12 arresti in una operazione della Dia, fatta luce su 8 delitti
02 Luglio 2009
di redazione
Sono 12 le persone che hanno ricevuto stamattina un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dagli agenti del Centro Dia di Napoli. Dieci dei 12 arrestati si trovavano già in carcere per altri motivi, due sono stati prelevati dalle loro abitazioni mentre altri due sono latitanti. Tra gli arrestati vi è anche Nicola Caterino detto ‘O cecatò, per avere perso un occhio a seguito di un agguato. Caterino era uscito dal carcere circa sette mesi fa in quanto ritenuto non vedente. Ma l’attentato di cui restò vittima gli provocò la perdita di un occhio mentre l’altro occhio è perfettamente vedente. I 12 arrestati (più due latitanti) vengono ritenuti esponenti del clan dei Casalesi.
L’operazione, denominata ‘Spartacus end’ ha fatto luce su otto omicidi avvenuti nel casertano in un periodo di massima contrapposizione interna alla cosca dei Casalesi. Periodo che la Dda ha inquadrato in un arco di tempo che va dalla fine degli anni ’80 alla fine degli anni ’90, ovvero nel periodo immediatamente successivo all’eliminazione del capo dei capi dei casalesi, Antonio Bardellino, ucciso in Sudamerica dove si era rifugiato dal suo ex braccio destra Mario Iovine, negli anni successivi a sua volta eliminato.
Ricordano i pm della Direzione distrettuale antimafia che nel maggio del ’93 l’ex boss Carmine Schiavone e successivamente numerosi altri affiliati alla cosca dei Casalesi "iniziarono un importante percorso collaborativo con la giustizia, contribuendo a squarciare il velo dell’omertà che ricopriva il clan dei Casalesi". Le loro dichiarazioni, poi verificate puntualmente con riscontri oggettivi, consentirono di assicurare alla giustizia nel corso delle operazioni Spartacus 1, 2 e 3 circa 800 persone tra capi ed affiliati al clan dei Casalesi.