Camorra a Roma, impero da 80 milioni sequestrato ai clan
05 Maggio 2016
di redazione
Un impero da 80 milioni di euro è stato confiscato dai carabinieri del Comando provinciale di Roma a quattro imprenditori considerati vicini alla Camorra. Una lunga lista di beni che comprende 28 esercizi commerciali tra cui bar, ristoranti e pizzerie nel centro storico di Roma.
Tra i beni sequestrati 41 immobili, quasi 60 auto, 300mila euro in contanti, societa’, centinaia di rapporti finanziari e bancari. Tre degli imprenditori coinvolti, i fratelli Righi, erano stati arrestati dai militari del Nucleo investigativo nel gennaio 2014 nell’ambito dell’indagine “Margarita” che porto’ all’arresto di 20 persone e sequestri di locali nel centro della Capitale.
Per gli inquirenti il provvedimento di confisca si basa “sull’accertata pericolosita’ sociale” degli imprenditori, “fondata sul loro coinvolgimento in traffici delittuosi gestiti dalla Camorra napoletana”.
“Faccio i complimenti ai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma per l’operazione compiuta in esecuzione del Decreto di confisca dei beni emesso dal Tribunale di Roma in relazione all’indagine conosciuta come Pizza Ciro”, ha dichiarato in una nota stampa la Presidente del Primo Municipio Sabrina Alfonsi.
“Operazioni simili confermano quanto avevamo affermato 2 anni fa quando, in occasione della firma del Protocollo ‘Municipi senza Mafie’ promosso dall’Associazione Da Sud, parlammo di una percentuale altissima di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto dell’economia cittadina, e del Centro Storico in particolare, per l’investimento di ingentissime risorse di provenienza illecita attraverso l’acquisizione di numerosissime attività, soprattutto nei settori della ristorazione, dell’edilizia, della finanza e dell’immobiliare”.
“Questa situazione è stata confermata, di recente, dall’ultima Relazione sulle attività della Procura Nazionale e dalla Direzione Nazionale Antimafia. Con l’operazione annunciata di oggi si segna una importante inversione di tendenza, che fa compiere alla Città un grande passo in avanti verso il ripristino della legalità”, conclude Alfonsi.