Camorra. Arrestati in 30 per giro di scommesse, coinvolti 3 Carabinieri

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Camorra. Arrestati in 30 per giro di scommesse, coinvolti 3 Carabinieri

27 Aprile 2009

Da questa notte 500 Fiamme Gialle del G.I.C.O. di Napoli e dello S.C.I.C.O. stanno eseguendo oltre 30 arresti disposti dalla D.D.A. del capoluogo campano. Colpiti camorristi, mafiosi e imprenditori collusi e sequestrati in 13 città d’Italia beni e valori per oltre 150 milioni di euro. I reati contestati vanno dall’associazione di tipo mafioso, all’estorsione, alla truffa allo Stato, al riciclaggio di denaro sporco, alla corruzione di pubblici ufficiali. La Guardia di Finanza ha potuto così disarticolare un’organizzazione criminale che controllava imprese nel settore dei giochi pubblici, come il bingo e la raccolta di scommesse sportive ed ippiche, individuando in 3 anni di indagini 87 responsabili.

Nell’ambito dell’operazione sono stati arrestati anche 3 carabinieri. Il maresciallo Pietro Bruno è accusato di una fuga di notizie avvenuta nel novembre del 2006: il sottufficiale sarebbe entrato abusivamente nel server del Ros di Napoli per acquisire informazioni riservate sul conto di Renato Grasso, l’uomo intorno al quale ruota l’intera indagine, in relazione al suo coinvolgimento in un’indagine nei confronti del clan dei casalesi. Il maresciallo è accusato di violazione del segreto di ufficio e corruzione. Inoltre per favoreggiamento nei confronti di Nicola Schiavone, il figlio del boss Francesco, soprannominato Sandokan e di altri due importanti esponenti dell’organizzazione sono stati arrestati due militari in servizio presso la compagnia di Casal di Principe, Luigi Di Serio e Luigi Cocuzza. Gli arresti sono stati eseguiti dai militari dell’Arma in seguito ad indagini condotte dal Ros.