Campania. Inchiesta sui rifiuti: arresti domiciliari per 15 accusati

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Campania. Inchiesta sui rifiuti: arresti domiciliari per 15 accusati

03 Giugno 2009

Raffica di arresti in Campania nell’ambito dell’inchiesta sui rifiuti per fatti avvenuti nel 2005. A finire in manette tra gli altri il presidente della provincia di Benevento. Le ordinanze cautelari eseguite dagli uomini della Dia di Napoli e dai militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza sarebbero in totale una quindicina.

Il blitz, condotto nell’ambito dell’operazione "Green", da Gdf e Dia, è in corso dalle prime ore del giorno. Numerose le ordinanze di custodia cautelare a carico di esponenti politici, professori universitari, funzionari della Regione Campania.

L’inchiesta riguarda le presunte irregolarità nei collaudi di numerosi impianti CDR (combustibile derivato dai rifiuti) campani, in grado di produrre ecoballe di combustibile dalla spazzatura. Le persone arrestate sono accusate di falso: avrebbero attestato la conformità degli impianti, e quindi la capacità di produrre CDR e FOS (frazione organica stabilizzata) a norma, quando le aree erano già sotto sequestro.

Tra gli imputati ci sarebbe anche il presidente della provincia di Benevento, Aniello Cimitile, eletto nel 2008 a capo della Provincia di Benevento con una coalizione di centrosinistra. All’epoca dei fatti contestati era docente e membro della commissione collaudo degli impianti di smaltimento. Dal 2000 al 2006 è stato rettore dell’università del Sannio.

E’ finito agli arresti domiciliari anche Claudio De Biasio, ex-subcommissario del sottosegretario Guido Bertolaso, e Giuseppe Vacca, direttore dei lavori del termovalizzatore di Acerra, in funzione dal 26 marzo, all’epoca dei fatti direttore dei lavori nei CDR.

Ecco i nomi degli altri arrestati, tutti ai domiciliari per presunte irregolarità nel callaudo degli impianti di cdr in Campania: Oreste Greco, professore universitario; Giuseppe Sica, architetto; Vincenzo Naso, docente di ingegneria alla Federico II; Vittorio Colavita; Alfredo Nappo; Vitale Cardamone, ingegnere; Rita Mastrullo, docente di fisica alla Federico II; Filippo De Rossi, ordinario di fisica; Luigi Travaglione ufficio tecnico Benevento; Mario Cini e Francesco Scalingia.

L’attività dei CDR, dal 2005 fino a circa un anno fa, ha prodotto diversi milioni di ecoballe che restano stoccate in Campania e per le quali ancora non si è trovata una soluzione di smaltimento, poiché non essendo a norma non possono essere bruciate nei termovalorizzatori di ultime generazioni. Attualmente i CDR continuano a trattare i rifiuti, ma in modo diverso da quanto previsto dalla normativa.

 



 

I titolari dell’inchiesta sulla gestione dei rifiuti a Napoli durante la gestione Commissariale sono i Pm Noviello, Sirleo e Milita.