Canada. Aborigeni non accettano scuse Vaticane su “scuole residenziali”

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Canada. Aborigeni non accettano scuse Vaticane su “scuole residenziali”

28 Aprile 2009

Continua ad essere motivo di polemiche in Canada la vicenda delle cosiddette "scuole residenziali", le scuole volute nel corso del Novecento dal governo e che portarono allo sterminio di almeno 50mila bambini aborigeni, figli cioè dei nativi del Canada. Il capo dei nativi, Phil Fontaine, è atteso domani in Vaticano dove riceverebbe le scuse ufficiali della Chiesa per gli abusi subiti dai bambini.

Ma in patria secondo l’ associazione "Amici e parenti degli scomparsi", che raggruppa molti degli aborigeni, è polemica per quella che molti aborigeni dicono essere un’iniziativa del governo: Fontaine, cioè, su pressione del governo avrebbe deciso di accettare le scuse a nome di tutti ma senza preventivamente consultare nè l’associazione, nè gli aborigeni anziani.

In una lettera aperta, l’associazione denuncia di non voler accettare le scuse di papa Benedetto XVI "perchè non si può chiedere scusa, o compensare con delle parole, il genocidio e la carneficina". Tra il 1890 e il 1996 oltre 50mila bambini sono morti nelle scuole residenziali, la gran parte delle quali fondate e gestite dalla chiesa cattolica. Nel corso del secolo i bambini, per decisione del governo, furono strappati alle famiglie per essere "rieducati" in quelle scuole. Nessuno in Canada è mai stato processato per quei crimini e secondo l’associazione degli aborigeni la Chiesa si rifiuterebbe di rivelare dove le vittime sono state sepolte.

Prima di accettare le scuse, gli aborigeni che si riconoscono nella associazione "amici e parenti degli scomparsi" chiedono appunto che siano rivelati i luoghi dove giacciono i resti dei bambini, per dare loro una degna sepoltura; che i colpevoli vengano identificati e consegnati alle autorità, per essere processati; che vengano rese pubbliche le prove degli atti compiuti aprendo gli archivi del Vaticano e che vengano revocate le bolle pontificie "Romanus Pontifex" (del 1454) e "Inter Caetera" (del 1493), che di fatto legittimarono la conquista del Nuovo Mondo e la distruzione sistematica dei popoli indigeni non cristiani. Il governo canadese ha già espresso le sue scuse ufficiali agli aborigeni del Canada.