Cani in provetta e clonazione animale sempre più diffusa

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Cani in provetta e clonazione animale sempre più diffusa

11 Dicembre 2015

Venti anni fa c’era la pecora Dolly. Oggi la clonazione animale va avanti sempre più velocemente. Gli animali vengono clonati per esigenze scientifiche ma anche per accontentare i loro padroni. Negli Usa, l’Istituto Baker per la salute animale della Cornell University ha da poco pubblicato uno studio su fecondazione artificiale ed editing genetico con l’obiettivo di analizzare e combattere una serie di malattie ereditarie umane e animali.

 

Grazie alle fecondazione in vitro, un solo cane ha dato alla luce sette cuccioli in laboratorio, realizzando, risultato che gli studiosi inseguivano da decenni. Dall’istituto Baker fanno sapere che studi del genere serviranno non solo a conservare il patrimonio genetico delle specie minacciate ma anche a rimuovere sequenze geniche già a livello embrionale, per evitare che alcune razzi animali si estinguano.

 

Principio nobile ma controverso come assai discutibile appare il lavoro svolto al Sooam Biotech Research Foundation di Seul, in Corea del Sud. Qui si clona senza troppi complimenti, nell’unico laboratorio al mondo dove si generano copie identicche di cani, comprate dai proprietari dell’animale "originale" a centomila dollari per clone. Gli scienziati sudcoreani hanno clonato anche altre specie, come conigli, gatti e muli. Fino a questo momento, secondo fonti del centro di ricerca, sarebbero stati clonati in tutto 600 cani.