Card. Martino: niente finanziamenti cattolici ad Amnesty International
13 Giugno 2007
di redazione
In una intervista rilasciata al periodico statunitense National Catholic Register, il Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha chiesto alla Chiesa e ai cattolici di sospendere i contributi ad Amnesty International, dopo che la nota organizzazione internazionale si è schierata a favore dell’aborto.
Lo scorso 25 marzo, nel corso della loro Conferenza nazionale annuale, a Edimburgo, i circa 400 membri britannici di Amnesty International hanno espresso con un voto la decisione di impegnarsi per la depenalizzazione dell’aborto, l’accesso a servizi per programmi di controllo demografico, legalizzazione, gratuità e accessibilità dell’interruzione volontaria di gravidanza.
Secondo il porporato, “conseguenza inevitabile di tale decisione, sarà la sospensione di ogni finanziamento ad Amnesty da parte delle organizzazioni ed anche dei singoli cattolici”.
“Grazie a Dio – ha spiegato il Presidente del Pontificio Consiglio – non esiste un diritto di aborto internazionalmente riconosciuto, come si deduce anche dalla Conferenza del Cairo delle Nazioni Unite sulla popolazione, che ha escluso l’aborto come mezzo lecito di controllo delle nascite”.