Carfagna: “Tolleranza zero verso i crimini compiuti contro le donne”

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Carfagna: “Tolleranza zero verso i crimini compiuti contro le donne”

30 Aprile 2010

Per il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna è "opportuna una maggiore informazione e sensibilizzazione per fare in modo che, nella vostra Provincia, e in qualsiasi parte del nostro Paese, arrivi il messaggio della ‘tolleranza zero’ verso i crimini compiti contro le donne".

Il ministro lo afferma in un messaggio inviato al presidente della Provincia di Macerata Franco Capponi che l’aveva invitata a visitare il primo maggio Expodonna, la rassegna sul mondo femminile all’interno di Espositiva in corso fino a domenica a Villa Potenza di Macerata, e il Centro provinciale antiviolenza -SOS Donna. Secondo la Carfagna, assente per precedenti impegni istituzionali, "si raggiungerà il duplice risultato di avere un effetto deterrente contro le violenze e una maggiore consapevolezza delle tutele, dell’assistenza e del sostegno previsti per le vittime".

Il ministro ringrazia quindi l’amministrazione provinciale "per la speciale attenzione dedicata alle donne, per il vostro impegno a sostegno delle vittime di violenze. Dai dati che abbiamo a disposizione emerge quanto sia importante che siano presenti e operativi strumenti come il Centro e lo sportello antiviolenza, ai quali le vittime possono fare riferimento in caso di bisogno e di aiuto". Il ministro poi ricorda che nel primo anno di Governo, il dicastero "si è dedicato completamente a quella che ho sempre considerato un’emergenza, cioè all’introduzione di norme più severe per tutelare le donne e le persone più deboli. Con il nuovo reato di stalking e le aggravanti per i reati di violenza sessuale, con l’inserimento del gratuito patrocinio dello Stato per le vittime di abusi sessuali, ho l’orgoglio di affermare che siamo riusciti ad offrire protezione alle donne le quali ora sanno di avere mezzi adeguati per difendersi".

"È chiaro, e lo deve essere inequivocabilmente – ribadisce -, che lo Stato è dalla parte delle donne vittime di violenza". Un’affermazione che deve essere diffusa "in ogni casa, italiana o straniera, nelle scuole, nel mondo del lavoro, in ogni realtà del nostro Paese".