Caro Berlusconi, la Napoli sana e produttiva ha bisogno di lei

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Caro Berlusconi, la Napoli sana e produttiva ha bisogno di lei

03 Marzo 2008

Esiste una Napoli non camorristica né fatta di
intellettuali “rinascimentali”, di lustrascarpe dei potenti, di professionisti
all’assalto delle casse pubbliche, di infingardi accomodanti, che reclamano
oggi come ieri, l’intervento dello Stato per risolvere le eterne emergenze, che
essi stessi hanno contribuito a creare? Risposta: esiste. E’ la Napoli
produttiva, di coloro che ogni giorno tirano la carretta in silenzio, senza
piagnucolare, con l’orgoglio e la dignità del meridionale laborioso.

Da questa Napoli, forse oggi diventata
minoritaria, dopo un quindicennio di corruzione morale e di sperpero del
pubblico denaro, Berlusconi dovrebbe partire per la sua campagna elettorale nel
Sud, come ha ben richiesto Giancarlo Loquenzi.

Il leader del Popolo delle Libertà dimostri
che vi è un Sud su cui fare affidamento, per combattere l’inquinamento
materiale e morale. Quindi: niente immagini orrifiche dei cumuli di spazzatura,
che mortificano i napoletani laboriosi, niente lamentele sulla camorra e i
tanti poteri pubblici che ne sono sodali. Basta con la questione morale, nel
modo con cui la sinistra l’ha denunciata per due decenni, finendola, per le vuote
parole e le folcloristiche fiaccolate, per alimentarla.

La nuova questione morale sta prima di tutto
nella valorizzazione delle forse sane, fino ad oggi trascurate ed umiliate;
nella dimostrazione che queste forze non solo esistono, ma anche son capaci di
protagonismo. Non un protagonismo gridato davanti alle telecamere, ma un
protagonismo silenzioso e consapevole, quello del voto.

Per questo, attenzione: Berlusconi parta dalle
realtà produttive napoletane ignorate, le chiami a raccolta, ma faccia fino in
fondo l’opera che gli è richiesta. Faccia, cioè, un’attenta verifica delle
liste elettorali del Popolo della Libertà nel napoletano. Quanti collusi,
doppiogiochisti, bassoliniani de facto
vi potranno essere inclusi? Non illudiamoci: il governo de ‘O Imperatore è
passato anche dall’acquiscienza di parti dell’opposizione, attraverso le
tecniche collaudate del “silenzio/assenso”.

 Il richiamo di Berlusconi “Napoli, rialzati!”
dovrà indirizzarsi a coloro che hanno subìto il giogo della camorra e della
corruzione politica, e non a quanti lo hanno allegramente accolto e indossato
per oltre un decennio.