Caro Diego, per il Pdl è arrivato il momento delle riforme
31 Marzo 2010
Caro Diego,
noi Italiani ne sappiamo a pacchi!
Per quanto riguarda la nostra regione Marche è chiaro che non posso essere soddisfatto. Nessuno mi toglie dalla testa che con un progetto serio sarebbero potute passare al PDL. Pazienza!
Per come si era messa a livello nazionale, però, c’è solo da stare sereni e godersi i risultati. 7-6 non era neanche tra le mie più rosee aspettative. Per di più sono felice per la provincia di L’Aquila. In contrasto con la tendenza nazionale, lì si è registrata un’affluenza in aumento di più del 10%. Ciao ciao Pezzopane!
Un toccasana per Bertolaso e per il governo che vedono sugellato il loro operato a dispetto di chi nelle settimane scorse ha tentato di smerdarli anche su questo punto. Il piatto è servito!
Mi sento di fare un paio di considerazioni. Una che riguarda il PD e una il PDL.
Per il primo, credo sia arrivato il momento di cambiare strategia. Basta cambiare i leader. Si cambi la linea. Un’opposizione seria serve a una democrazia matura. Speravano di poter dire che l’aria cominciava a cambiare. Invece quello che non cambia è il loro puntuale fallimento ad ogni appuntamento con le urne. Separarsi nettamente da Di Pietro è la prima mossa consigliata. Seconda mossa: parlare meno di Berlusconi e dire di meno “basta parlare di Berlusconi, parliamo dei problemi della gente”. Servono idee. Non chiacchiere.
Per il PDL invece è arrivato il momento delle riforme. In 3 anni si possono fare tante cose. A questo proposito ho in mente 2 possibili scenari.
Nel primo Silvio ha mantenuto le promesse che da 15 anni continua a fare a noi Italiani. Nel 2013, osannato e adulato come non mai, si trova di fronte alla scelta se fare il Presidente della Repubblica o ritirarsi a vita privata dopo aver servito il Paese che tanto gli ha dato. Silvio lo statista.
Nel secondo scenario non è riuscito ha mantenere le promesse. Nel 2013 l’Italia è il paese di oggi. Il nostro Silvio si ritira senza possibilità di scelta a vita a privata dopo una pedata nel culo (da tutti!) e magari ne approfitteranno gli sciacalli di sempre, mascherati questa volta da grillini, vendolini, dipietristi e simili, che prometteranno la tanto agognata “buona politica”. Inutile che ti dica che questo scenario mi fa rabbrividire. Ma per fortuna, almeno per adesso, che Silvio c’è.