Caro Paolo, forse grazie all’Inter ho condiviso le mie emozioni con altri
24 Maggio 2010
di Diego Marini
Caro Paolo,
non sono mai stato contento come oggi di condividere, con così tante persone, una passione.
Sono ancora stordito per l’euforia che sabato sera, questa passione ha “suscitato” in milioni di italiani, e potrei farmi trasportare dall’entusiasmo. Ma la vittoria dell’ inter in Champions League è stata, è qualcosa di speciale.
Di solito, sono diffidente nei confronti di quegli interessi e amori che accomunano “troppe” persone. Ho sempre pensato che le ragioni, le sensazioni per cui qualcuno decida di abbracciare qualsiasi tipo di “fede”, siano molteplici e variegate. E che difficilmente si condividono, se non totalmente, almeno parzialmente. Anzi talvolta sono completamente diverse. In fin dei conti, spesso, si amano e cercano cose differenti, a cui però viene dato lo stesso nome.
E’ ciò che penso quando vado ad un concerto, ad esempio, sentendo le persone che ho vicino “chiamare“ le loro canzoni preferite, o apprezzare alcune cose invece di altre… O quando assisto ad una partita alla tv, e si vedono quei tifosi esaltati , quei “capi”, che si sentono tanto importanti, per cui la squadra del cuore viene prima di tutto ed altre “tipologie di tifoso” da cui mi sento completamente diverso…
Eppure sabato sera vedere pregare, piangere, gioire, esultare con le lacrime, quelle migliaia di persone è stato bellissimo, e sorprendentemente coinvolgente… Quei gesti che spesso archiviavo come isterismi, ieri li ho vissuti anche io, li ho condivisi. Ed è stato bellissimo. Soprattutto, assistere a quelle scene in cui i giocatori piangevano ed esultavano con e per i tifosi, e i tifosi che facevano altrettanto, mi ha fatto capire che sabato notte, quelle persone non hanno “confuso” le loro emozioni, le hanno arricchite.
Credo di avere un po’ esagerato, ma quando mi ricapiterà?
Grazie Inter. Grazie Milito. E perchè no? Grazie Curva Nord.