Caro sindaco, non bastano le parole e un po’ di trucco per ‘liberare’ Napoli

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Caro sindaco, non bastano le parole e un po’ di trucco per ‘liberare’ Napoli

27 Aprile 2012

Da un lato c’e’ lui, Luigi De Magistris, che con un aquilone in mano e un bel sorrisone stampato sulla faccia, celebra il 25 Aprile giocando sul lungo mare di Via Caracciolo, “finalmente liberato”. Dall’altro, ci sono centinaia di commercianti che, fumanti di rabbia, non riescono proprio a digerire la decisione di aver “liberato” una delle strade più trafficate, e quindi più redditizie, dell’intera città. Da giorni, stanno organizzando cortei e manifestazioni, contro una Ztl che ha praticamente paralizzato il traffico napoletano. Via Caracciolo e via Partenope sono diventate, infatti, isole pedonali a tempo pieno, e gli affari per ristoranti, bar ed alberghi scarseggiano.

“La Liberazione è un giorno importante e oggi oltre al ricordo per i caduti festeggiamo anche la liberazione di via Caracciolo”, le parole pronunciate ieri dal sindaco partenopeo, tra le centinaia di aquiloni che hanno riempito il cielo napoletano.

Liberazione. Eccola la parola che De Magistris, davanti alle telecamere e ai microfoni, utilizza di più. Ma la liberazione intesa dal buon Giggino non è quella dall’occupazione nazifascista dell’Italia. O, almeno, non solo. E’ a suo dire una liberazione totale, di un’intera città. Oggi,infatti, oltre al lungomare, l’ex Magistrato pare intenzionato a rivendicare una liberazione del popolo napoletano, da cosa nello specifico si fa fatica a capirlo.

Dalla “monnezza”? Beh, diciamo che l’impegno a parole ce l’ha messo, ma Napoli un anno dopo non brilla certo per la pulizia. Mandare poi i rifiuti in Olanda, spendendo cifre da capogiro, è sembrata una assurdità, sottolineata anche dal governo nazionale. Aggiungendoci poi il pasticcio con l’Asia e la cacciata di Raphael Rossi, il quadro sembra completo. Era impossibile, si dirà, tirare a lucido una città vessata da anni e anni di spazzatura giacente, e questo è senza dubbio vero. Sarebbe bastato però evitare certi “populismi” probabilmente fuori luogo e, soprattutto, risparmiare promesse elettorali dai toni iperbolici .

E allora, di che liberazione parliamo?  Dagli sprechi di denaro pubblico? Beh, a giudicare dagli ultimi avvenimenti, anche questa ipotesi sembra da scartare. Inutile ripetere ancora una volta quanto sia costata alle casse comunali l’America’s Cup, così come è inutile ricordare quanti soldi sono già stati spesi per un Forum delle Culture per ora abbandonato a se stesso.Torniamo allora alla Ztl e al lungomare “liberato”. Lasciando un attimo da parte i commercianti, veniamo ai semplici cittadini. In tanti, si chiedono: “ Invece di pedonalizzare la strada, non era meglio riparare le buche?

Già, le buche. Tante, tantissime anche sui marciapiedi, capaci di causare importanti disagi alla circolazione. Da Palazzo San Giacomo insistono sul fatto che non ci sono soldi, eppure erano state installate pochi giorni fa moderne strisce pedonali Hi-tech, costate “solo” 2,5 milioni di euro e oltretutto già da rifare. Altri napoletani, invece, puntano il dito su di una soluzione troppo drastica, anche a causa della scarsità di parcheggi. “Va bene il week-end, ma chiudere il centro di Napoli durante la settimana, appare decisamente inutile”.

De Magistris,però, va avanti per la sua strada e la Ztl tanto contestata, capace di comprendere anche Via Caracciolo “liberata”, andrà avanti almeno fino al 31 Maggio. Gli aquiloni, i bambini che si rincorrono e i napoletani, che, a piedi si godono il panorama del Golfo,trasmettono un atmosfera da “città dei sogni”. I conti in rosso, una scadenza da Bruxelles sui rifiuti alle porte, e i disagi di lavoratori e commercianti, sono invece la dura realtà.