Carta d’identità migranti: no per richiedenti asilo (e rimpatri stanno a zero)

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Carta d’identità migranti: no per richiedenti asilo (e rimpatri stanno a zero)

09 Dicembre 2016

Si parla di carta d’identità dei profughi e il presidente della Regione Veneto, Zaia, va all’attacco: mai e poi mai, visto che in realtà, i profughi, prima di essere considerati tali, sono dei richiedenti asilo. “Tra un anno, un anno e mezzo, avremo una risposta se sono profughi oppure no”, spiega Zaia, “e la statistica ci dice che due su tre, tra un anno, non saranno profughi e allora io mi chiedo per quale motivo dobbiamo dare una carta d’identità in mano ad una persona che comunque si rischia che non sia un profugo”.

“Se il problema è identificare – ha aggiunto Zaia, parlando a Treviso – si faccia un documento alternativo per i richiedenti asilo ma, finché non sono profughi, non è corretto a mio avviso. Come ha dimostrato la sindaco di Oderzo, se ci sono i termini giuridici per non farlo, è bene che tutti i sindaci facciano così”, ha aggiunto. “I profughi veri – ha concluso il governatore veneto – hanno le porte aperte, quelli che sono scappati dalla morte e dalla fame, non quelli che arrivano con lo smartphone in perfetta forma fisica”, ha poi concluso il governatore del Lazio.

La verità è che il governo uscente sulla immigrazione ha fatto solo danni. Dei 370mila migranti giunti negli ultimi anni in Italia, l’80% sono migranti economici, dunque sono clandestini da rimpatriare: vogliamo dargli una
carta di identità, e dunque una legittimazione davanti alla legge anche se non stati riconosciuti come profughi?

E a proposito di carte di identità, era sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Cave, dove risulta domiciliato, il 44enne di nazionalità nigeriana che i Carabinieri della Stazione di Roma Casal Bertone hanno arrestato perché trovato in possesso di una carta d’identità falsa e numerose carte di credito clonate. Una pattuglia di Carabinieri, lo ha fermato per un controllo e lui ha esibito un carta d’identità italiana, riportante la sua fotografia.

I militari hanno subito notato che il documento aveva delle imperfezioni ed hanno deciso di approfondire il controllo, trovandolo in possesso anche di un codice fiscale ed una carta “Postepay ” intestati ad una sua connazionale. Durante la perquisizione del suo appartamento i Carabinieri hanno anche rinvenuto due laptop con all’interno svariati file master di carte d’identità e carte di credito. Nei confronti del 44enne, quindi, si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli. Dovrà rispondere delle accuse di detenzione e
fabbricazione di documenti d’identità falsi, sostituzione di persona e ricettazione.