Casaleggio pontifica ma i termovalorizzatori servono
21 Aprile 2014
di Pino Scanzi
Il sindaco di Parma, Pizzarotti, è sempre più in rotta con i dioscuri Grillo e Casaleggio. Brucia l’invito fatto alla base da Casaleggio: chiedere le dimissioni del sindaco grillino perché ha fallito sulla chiusura dell’inceneritore di Ugozzolo. Non solo, "Capitan Pizza", come lo sfotte Grillo, starebbe anche tramando, secondo i complottisti pentastellati, la creazione di un nuovo movimento con i dissidenti e i transfuga grillici in parlamento, gli amministratori locali ribelli, e lo stesso Civati ovverosia il Pd che cerca di spostare a sinistra (?) l’azione del Governo Renzi. "Io continuo il mio lavoro di amministratore", dice al Corriere Pizzarotti, "Bilancio, immigrati, sgravi fiscali alla Tasi, detrazione per fasce di reddito, stiamo lavorando e molto". Il sindaco non sbaglia a rivendicare battaglie pratiche anche se il vero strappo con le web profezie di Casaleggio sarebbe un altro: dire che forse, una volta che si è iniziato a costruirli, i termovalorizzatori servono. Lasciamo stare per un attimo Parma. In Germania compravano la munnezza napolatena delle discariche a cielo aperto per farne energia elettrica nei loro impianti. Insomma, se Pizzarotti non crede al "libro dei sogni" e vuole "azioni concrete", se "spesso bisogna dare anche delle risposte impopolari", "per fare maturare le persone", se Pizzarotti con la sua esperienza di governo ha accumulato un capitale di autorevolezza tale da poter sfidare ad armi pari Grillo e Casaleggio, provi a dire, da sindaco, cose diverse anche sui termovalorizzatori. Chissà.