Casalino e Bignardi ci riportano al Grande Fratello

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Casalino e Bignardi ci riportano al Grande Fratello

04 Febbraio 2014

Su Rocco Casalino – risorsa a contratto dell’ufficio stampa M5s tornato agli onori della cronaca per la lettera aperta a Daria Bignardi in cui accusa la conduttrice delle Invasioni Barbariche di essere moglie del figlio di un assassino (Adriano Sofri), e ci potremmo fermare qui, allo stile, questo sconosciuto, dei grillici – vogliamo invece spendere un altro secondo del nostro tempo prezioso per due ragioni.

La prima e’ che Casalino, dalla laurea in ingegneria alla grande esclusione dal Grande Fratello, dal giornalismo in Sky e Mediaset alla comunicazione pentastellata, rappresenta il fulgido esempio di self made man della politica spettacolo in Italia: capisci due o tre cose di come funziona la fauna trendy televisiva, la applichi al ricettacolo ideologico grillico forse sognando di trasformare Ceglie Messapica nella capitale mondiale della decrescita, ed eccolo qui il nuovo mastino di Beppe caciara. 

La seconda osservazione riguarda invece un nostro ricordo personale di Rocco al Grande Fratello, che tutto da li’ parte, visto che la prima edizione del mitico Gdf la conduceva proprio la Bignardi. Ebbene, con le sue tattiche e le sue astuzie che riuscirono a condurlo fino a un soffio dal podio, Casalino resterà per sempre agli annali come l’uomo che avrebbe voluto sfidare la prestanza e predominanza, scenica, caratteriale, fisica, carismatica, tutto, di Pietro Taricone e che non ci riuscì mai, sapendo bene chi preferiva il pubblico tra i due e restando quindi fuori dal terzetto fantastico (la brava Cristina, il Salvo della working class, il compianto Pietro) capace di allietare le nostre seratine migliori.

Ecco, ci è tornato in mente questo Casalino, leggendo brani della lettera aperta alla Bignardi, ripensando ai grillici e alla loro politica spettacolo.