Caserta. Bimba di 4 anni muore per un’ernia. Il padre: “Malasanità”
22 Aprile 2010
di redazione
Una bambina nigeriana di quattro anni, Ayo Okesola, è morta ieri al Nuovo Policlinico dell’Università Federico II di Napoli, dopo essere entrata nella sala operatoria per un’ernia ombelicale. La bimba non si è più risvegliata.
Dopo l’operazione, il padre, Mobo Okesola, che vive ad Aversa, e una coppia di coniugi che da circa 3 anni si prendeva cura di lei, si sono insospettiti perché la bimba tardava a svegliarsi. "Abbiamo allertato più volte il personale infermieristico – spiega distrutto Anselmo Balestrieri, il papà “affidatario” – ma ci hanno detto di tranquillizzarci. Abbiamo fatto denuncia perché vogliamo chiarezza: è assurdo, nel 2010, morire a 4 anni per un intervento che dura 20 minuti. Ayo era la bambina più gioiosa, vivace e bella del mondo. Dava tantissimo a chi la conosceva".
La famiglia Balestrieri si prendeva cura di Ayo da quando sua madre morì per un tumore. Un modo, il loro, per essere solidale con il padre della piccola, che ha anche due figli maschi, di 18 e 20 anni. Per quel doloroso evento si attivò in città una catena di solidarietà che si è riproposta anche adesso. "E’ vero – spiega al telefono, sconvolto, Mobo Okesola, papà di Ayo – sto avendo tantissima vicinanza e solidarietà".
La magistratura ha intanto sequestrato la cartella clinica per chiarire la vicenda.