Casini dopo lo strappo: la serietà causa solitudine
29 Marzo 2007
di redazione
“Mi sento una persona seria che ha
fatto il suo dovere come avrebbe fatto qualunque politico occidentale
serio di opposizione come feci assieme a Berlusconi durante la crisi
del Kosovo nelle stesse condizioni”. Lo afferma il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, che rincara la dose dicendo: “mi dispiace che questa mia serietà comporti una solitudine”.
“Non avrei mai pensato -prosegue il leader centrista – che Berlusconi e Fini
abbandonassero una linea di questo tipo per andare verso un leghismo
populista che non credo servirà al centrodestra. Tra parentesi, poi,
vorrei far notare che non ho neppure salvato Prodi e che queste
speculazioni contro di noi non hanno ragione d’essere”. A proposito della possibilità di risanare lo strappo, Casini dice: “cerchiamo un supplemento di riflessione tutti
assieme. Cerchiamo di ribadire gli estremismi, perché sulla linea
estremista i nostri strappi si moltiplicheranno. Anche perché noi
abbiamo dimostrato di non essere un partito a sovranità limitata, ma
che prima ragiona e poi decide”.