Casini “Governo Pdl senza Berlusconi.” L’esecutivo fa quadrato attorno al premier.
24 Gennaio 2011
di redazione
Nel Pdl «ci sono personalità autorevoli che potrebbero guidare un governo ‘senzà, ma non ‘contrò, Berlusconi, che potrebbe conservare il ruolo di leader del centrodestra e dedicarsi a chiarire la sua posizione personale. Al di là di quel che dicono tutti i giorni in tv, credo che nel Pdl siano in tanti a pensarla così. Sarebbe una via d’uscita ragionevole. Altrimenti non restano che le elezioni». Lo dice Pier Ferdinando Casini, intervistato da La Stampa.
"Il premier -aggiunge- dovrebbe fare come ha fatto Clinton ai tempi dello scandalo Lewinsky. O come ha fatto Blair l’altro giorno, quando ha risposto sulle sue responsabilità per la guerra all’Iraq. Badi bene: nessuno dei due è uscito di scena. Clinton è ancora oggi uno stimatissimo leader in grado di spostare un sacco di voti e determinare le campagne elettorali americane. E Blair ha uno standing di livello europeo e un incarico delicato in Medio Oriente. Come vede, quando le cose si chiariscono, anche i giudizi diventano più razionali".
Gli risponde Daniele Capezzone, portavoce del PDL: "Chiunque si illuda di ritentare la strada del ribaltone, tessendo la tela di governi tecnici o tecnico-politici, sbaglia due volte. Primo: perché non riuscirà nell’impresa. Secondo: perché si tratterebbe di un’offesa alla democrazia.» Anche il ministro per l’Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi commenta le affermazioni del leader centrista : "Casini progetta governi senza Berlusconi, ma in carica ce n’è uno con la maggioranza in Parlamento e ancor più vasta nei sondaggi. Se si diverte, sogni un governo senza Berlusconi".