Caso Englaro. Napolitano ha dubbi sull’ipotesi del decreto
06 Febbraio 2009
di redazione
Sull’ipotesi decreto legge sul caso Englaro, attorno alla quale starebbe ragionando il Governo, pesano anche i dubbi che presumibilmente potrebbero influire sull’eventuale firma da parte del Presidente della Repubblica.
Al Quirinale, infatti, l’esame della "bozza" del dl verrebbe con ogni probabilità soppesata anche sulla base della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione, anche per evitare qualsiasi ipotesi di conflitto fra poteri.
Pesano, poi, anche le parole che il Capo dello Stato ha pronunciato appena due giorni fa, a margine della sua visita in Lussemburgo, con le quali auspicava un intervento del Parlamento in materia di testamento biologico.
Napolitano, in quell’occasione, si è augurato "una discussione pacata" affinchè "sia possibile in Italia, nel Parlamento" un confronto sereno "sulle proposte di legge volte a introdurre il testamento biologico, che nulla ha a che vedere con l’eutanasia. Allo stato attuale -ha ricordato ancora il Presidente della Repubblica- è toccato alla magistratura ordinaria, al suo più alto livello, colmare un vuoto che è legislativo e che quindi può essere colmato in modo appropriato e definitivo soltanto dal Parlamento".
In quel "soltanto" potrebbe anche leggersi il dubbio sull’opportunità che a sciogliere il nodo stretto attorno al caso Englaro sia invece, seppure temporaneamente, il Governo con un decreto legge.
Dal Colle, "né conferme, né smentite" alle ipotesi che richiamano una perplessità del capo dello Stato sull’eventuale decisione del Governo di far ricorso a un decreto legge sul caso Englaro.
Successivamente, infatti, da ambienti del Quirinale, "non si confermano nè si smentiscono le versioni, provenienti da altre fonti, sull’ipotesi del decreto legge e sui relativi dubbi del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano".