Caso Meredith: dna Sollecito sul reggiseno di Mez

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Caso Meredith: dna Sollecito sul reggiseno di Mez

Caso Meredith: dna Sollecito sul reggiseno di Mez

11 Gennaio 2008

E’ 
stata trovata una traccia del Dna di Raffaele Sollecito sul reggiseno di
Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia, secondo quanto riferiscono gli esperti della polizia
scientifica.

Un
elemento che secondo gli inquirenti colloca lo studente pugliese sulla scena
del delitto insieme alla sua ex fidanzata Amanda Knox e all’ivoriano Rudy Hermann
Guede e così il quadro dell’indagine condotta dalla squadra mobile di Perugia,
coordinati dal sostituto procuratore Giuliano Mignini, va sempre più
delineandosi.

Intanto,
i tre indagati per concorso in omicidio e violenza sessuale continuano a proclamarsi
estranei al delitto. “Mio figlio nella stanza del delitto non c’era”
ha detto il padre dello studente, Francesco Sollecito. A suo avviso “la
spiegazione più plausibile è che il reggiseno sia stato indossato anche da
Amanda e quindi Raffaele lo abbia toccato quando lo portava lei”. La Knox
e la Kercher vivevano infatti nello stesso appartamento.

“Può
darsi che si siano scambiate anche degli indumenti intimi” è l’ipotesi di
Francesco Sollecito. “Amanda era abbastanza avvezza a questo – ha aggiunto
– e, come si sa, ha indossato anche quelli di mio figlio. Non credo si facesse
tanti scrupoli a indossare gli indumenti delle sue amiche”. Il codice
genetico di Raffaele Sollecito è stato isolato su un pezzetto del reggiseno,
forse un gancio, che la squadra Ert (esperti rilevamento tracce) della polizia
scientifica diretta da Alberto Intini ha recuperato nel secondo sopralluogo
nella casa di via della Pergola, un mese dopo l’omicidio.

Dall’indumento – dove è stato individuato anche il Dna di Guede – manca infatti
un pezzetto di stoffa, vicino alla chiusura, che non era stato trovato e dunque
repertato in occasione dei rilievi svolti subito dopo il delitto. Una volta
recuperato, il frammento è stato analizzato ed è emerso il codice genetico di
Sollecito.

Gli
esperti hanno tra l’altro accertato che il pezzo di stoffa non è stato
strappato, ma tagliato con un coltello. E il Dna è stato trovato proprio vicino
al taglio. I nuovi esami hanno inoltre permesso di isolare il codice genetico
di Guede su una goccia di sangue presente sulla borsa della vittima, trovata
sul letto della sua camera, e il cromosoma Y dello stesso ivoriano sul polsino
insanguinato della manica sinistra delle tuta di Meredith.

Lo
stesso elemento genetico era stato rilevato su un tampone vaginale eseguito in
occasione dell’autopsia sulla studentessa inglese e su un frammento di carta
igienica nel water della stessa casa. Inoltre, la polizia ha trovato anche
l’impronta della mano di Rudy insanguinata sul cuscino sotto al cadavere.

Mentre,
contro Amanda pesano le macchie di sangue trovate in bagno nelle quali la
scientifica ha isolato il Dna suo e di Mez. La polizia ha inoltre scoperto
tracce del codice genetico di entrambe su coltello da cucina sequestrato in
casa di Raffaele. L’ipotesi degli inquirenti è che la Knox, Sollecito e Guede
fossero tutti presenti in camera di Meredith quando è stata uccisa, seppure con
ruoli ancora da chiarire.

Comunque, non viene ancora
scartata la possibilità che sia attendibile almeno in parte la versione di Rudy,
il quale ha sostenuto di non avere ucciso la studentessa inglese, ma di essersi
trovato in bagno mentre questa veniva colpita da qualcuno entrato in casa senza
forzare la porta. Proprio da lui, secondo gli inquirenti, potrebbero arrivare
elementi utili per fare definitivamente chiarezza sull’omicidio.