Caso Meredith. Mancano 20 giorni all’udienza ma gli alibi sono ancora tutti da provare

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Caso Meredith. Mancano 20 giorni all’udienza ma gli alibi sono ancora tutti da provare

27 Agosto 2008

Mancano meno di 20 giorni alla prima udienza davanti al Gup per decidere di rinviare oppure no a giudizio i tre indagati per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel novembre scorso. Questa mattina il sopralluogo effettuato da parte degli avvocati di Sollecito nell’abitazione di via della Pergola. Misurazioni e ricostruzioni: queste le principali azioni portate avanti dagli avvocati che hanno ascoltato a lungo anche il proprio consulente Francesco Vinci, che ha seguito da vicino le modalità della morte di Metz da un punto di vista sanitario. Gli elementi raccolti o
verificati serviranno anche per alimentare lo scontro sulla ricostruzione che Rudy Guede ha fornito ai magistrati. Il ragazzo di colore ha detto di aver visto Raffaele Sollecito impugnare un’arma andando verso la stanza di Metz. Lui a quel punto, dopo una breve colluttazione, è fuggito via. Una ricostruzione che la difesa di Sollecito vuole a tutti i costi smontare e ritorcere, con gravi indizi di colpevolezza, contro lo stesso Guede.

D’altronde, secondo la difesa di Sollecito, è lo stesso Guede che ha ammesso di aver incontrato quella notte Metz. Sempre lui ha parlato di un approccio sessuale non andato a buon fine per via di un presunto malore, tutto da verificare. Mentre sia Amanda che Raffaele sostengono da sempre di non essere stati presenti nell’abitazione di via della Pergola. Hanno un alibi, anche questo tutto da provare. Contro Guede, gli avvocati faranno pesare anche la fuga all’estero, mentre i loro assistiti sono rimasti a Perugia. E’ ormai scontro aperto tra i due pool difensivi. Il Corriere dell’Umbria questa mattina ha riportato da un blog inglese ulteriori veleni destinati ad alimentare la polemica. Nel blog vengono riportate delle azioni che Rudy avrebbe commesso a Milano: sarebbe fuggito da due abitazioni, portando via degli oggetti, scavalcando delle finestre. Questo ha riportato il Corriere dell’Umbria. Azioni che si vorrebbero collegare al tentativo di depistaggio portato avanti dopo l’omicidio dal o dagli assassini di Metz che hanno manomesso una finestra per poi fuggire dal portone di ingresso. Veleni e
supposizioni che in autunno sembrano essere destinati ad aumentare. Domani sarà la volta degli avvocati della famiglia di Meredith, che effettueranno un nuovo sopralluogo nella casa di via della Pergola.

Fonte: Apcom