Caso Moro, libro choc con nuove rivelazioni su Cossiga. Molte perplessità
29 Giugno 2013
di redazione
Il libro "La bomba umana", uscito nel 2012, racconta una nuova versione dell’omicidio Moro. Secondo gli artificieri che il 9 maggio del 1978 aprirono la Renault 4 in cui si trovava il corpo senza vita di Aldo Moro, Vitantonio Raso e Giovanni Circhetta, le BR avrebbero avvertito della macchina abbandonata in Via Caetani con dentro il cadavere dello statista democristian prima della celebre telefonata di rivendicazione del brigatista Valerio Morucci. Raso afferma che sarebbe arrivato sul posto prima della telefonata di Morucci all’avvocato di Moro. Qualcuno insomma avrebbe aperto la macchina prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Lo stesso Cossiga e funzionari della Dc sarebbero stati presenti alla apertura dell’auto prima della rivendicazione. "Il ministro non era sorpreso della morte" e ancora "Cossiga giunse in via Caetani quasi due ore prima della telefonata delle Br. Sapeva già tutto". Tesi che sono state riprese dall’inchiesta di Manlio Castronuovo e Paolo Cucchiarelli, intitolata "Via Caetani, attori, comparse e teatro di strada", spingendo il pm della procura di Roma, Palamara, ad aprire una attività istruttoria sul "giallo" dell’orario dell’effettivo ritrovamento di Moro. Ma ricostruzioni del genere hanno provocato le reazioni tra lo stizzito e il perplesso di numerosi osservatori come il senatore Emanuele Macaluso.