Caso Orlandi. Sale a 5 il numero dei rapitori
03 Maggio 2010
di redazione
Il rapimento di Emanuela Orlandi avvenuto il 22 giugno del 1983 potrebbe aver visto la partecipazione di cinque persone che hanno operato a vario titolo. È questa la nuova ipotesi alla quale hanno lavorato il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il sostituto Simona Maisto ai quali è affidata l’indagine.
Di cinque persone tre sono già state iscritte nel registro degli indagati ma è convinzione degli investigatori che altre due persone, a carico delle quali avrebbero già racconto elementi di responsabilità, potrebbero aver partecipato al sequestro. I tre indagati certi sono Sergio Virtù, 49 anni, Angelo Cassani, 49 anni, detto "Ciletto", e Gianfranco Cerboni, 47 anni, detto "Giggetto". Ai tre gli inquirenti sono arrivati grazie alla testimonianza di Sabrina Minardi, ex compagna del boss della banda della Magliana Renatino De Pedis. La donna è il supertestimone grazie al quale gli inquirenti sono riusciti ad identificare ed iscrivere nel registro degli indagati, a quasi trent’anni dalla scomparsa della Orlandi, le tre persone. Virtù era l’autista di fiducia di De Pedis.
Intanto i magistrati hanno interrogato il misterioso "Mario", ovvero il telefonista che pochi giorni dopo la scomparsa della ragazza, che all’epoca aveva 15 anni, telefonò a casa Orlandi. Sulla deposizione di Mario, per il momento, viene mantenuto il massimo riserbo, ma secondo indiscrezioni una parte dell’interrogatorio sarebbe ruotata attorno ad una questione misteriosa: perché Enrico De Pedis è stato sepolto nella basilica di Sant’Apollinare a Roma.