Caso Rushdie: Iran convoca ambasciatore inglese
20 Giugno 2007
di redazione
Un po’ come il caso delle vignette contro i musulmani che il quotidiano danese pubblicò lo scorso anno, la vicenda di Salam Rushdie e di come il governo britannico gli abbia concesso il titolo di cavaliere sta tenendo banco nel mondo arabo, dove sono in corso manifestazioni di protesta contro l’investitura nobiliare dell’autore di “Versetti Satanici”.
Secondo le autorità palestinesi un tributo all’autore in questione da parte del mondo occidentale potrebbe risultare un appoggio indiretto alle organizzazioni estremiste in Medio Oriente che avrebbero gioco facile ad usare l’episodio come un pretesto anti-capitalista. Il libro di Rushdie è infatti considerato lesivo dell’Islam da parte di molti musulmani. Per questo l’Iran ha deciso di convocare l’ambasciatore inglese a Teheran per protestare contro la decisione di nobilitare Rushdie.
Il ministro degli affari religiosi, Mohammed Ijaz ul-Haq, avrebbe detto alla stampa: “a discapito del fatto che stiamo collaborando e combattendo la guerra al terrorismo, eccoci di nuovo, mi dispiace dirlo ma l’Occidente getta benzina sul fuoco ogni volta che se ne presenta l’opportunità”.