Cassazione condanna Grillo per diffamazione a sindaco “tangentista”

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Cassazione condanna Grillo per diffamazione a sindaco “tangentista”

18 Settembre 2013

 Questa volta Grillo ha passato il segno e a proposito si è pronunciata pure la Cassazione che lo ha condannato per diffamazione nei confronti dell’ex sindaco di Asti Giorgio Galvagno. Dovrà pagare 25 mila euro con gli interessi più le spese processuali dei tre procedimenti. Il fatto risale al 2003, quando presso il Teatro Alfieri, strapieno di gente, Grillo pronunciò queste parole: "Il vostro ex sindaco ha preso una tangente sulle discariche, una tangentina qua, una tangentina là… adesso l’avete spedito in Parlamento, siete buoni, e Galvagno dice cose meravigliose. Invece è un ladro, un tangentista, l’avvelenatore della città". La Cassazione ha scritto: "Uno dei limiti che la satira non può travalicare concerne proprio, come nel caso di specie, l’attribuzione ad altri di un fatto illecito". E la Suprema Corte toglie al comico anche l’alibi dello show che potrebbe attenuare la portata delle frasi più pesanti. "Il contesto di spettacolo in cui le affermazioni incriminate furono proferite non incide su tali conclusioni, essendo, come si evince dalle prove testimoniali, non diversa la valenza delle dichiarazioni di Grillo percepite dagli spettatori", spiega la Cassazione. Per una volta possiamo stare certi che le parole di Grillo siano state percepite a loro diritto senso.