Catalogna marcia per indipendenza al ritmo di “Diada”
12 Settembre 2016
Centinaia di migliaia di persone hanno partecipato ieri alle marce per l’indipendenza organizzate a Barcellona e in altre quattro città catalane per chiedere che l’autonomia dal governo centrale. Alle manifestazioni c’erano il presidente catalano Carles Puigdemont, la presidente del Parlamento Carme Forcaldell e il sindaco di Barcellona Ada Colau. E’ la “Diada”, la festa dell’indipendenza della Catalogna, andata in scena simultaneamente a Barcellona, Tarragona, Salt, Berga e Lleida. Il presidente Puigdemont ha auspicato che questa sia l’ultima “Diada” prima “del passaggio dalla post-autonomia alla pre-indipendenza”.
Il parlamento catalano, sfidando il veto della Corte costituzionale spagnola, ha varato in marzo il processo di indipendenza che dovrebbe terminare con l’approvazione delle tre leggi costituenti della futura “Repubblica di Catalogna” nel luglio 2017. Il governo di Madrid del premier Mariano Rajoy si oppone alle spinte secessionistiche di Barcellona, che considera anti-costituzionali. Puigdemont ha detto che a fine settembre farà una proposta a Madrid per la convocazione di un referendum sull’indipendenza. Una ipotesi che finora il governo spagnolo ha sempre scartato.
Il presidente catalano ha aggiunto che prevede di convocare eleziono costituenti della nuova repubblica prima della Diada 2017. Il via alle grandi manifestazioni indipendentiste è arrivato da Lleida alle 17.14, l’ora della ‘rivincita’ catalana che ricorda la conquista di Barcellona nel 1714 da parte delle truppe borboniche spagnole, al suono delle campane della Cattedrale di Seu Vella, in un mare di bandiere ‘esteladas’ e fra danze al ritmo della sardana, la ‘danza nazionale catalana’. La scalatrice Nuria Picas ha annunciato alla folla esultante che “il sogno sta per diventare realta’. Siamo a un passo dall’indipendenza”.