Catania. Preso il sicario che ha ferito la studentessa
02 Luglio 2010
di redazione
La svolta è arrivata nella notte a Catania. La Squadra Mobile ha arrestato un uomo di 54 anni, incensurato, che giovedì ha seminato il panico in città, ferendo in modo grave una studentessa, Laura Salafia, e un uomo, Maurizio Gravino, presunto mafioso, vero obiettivo del sicario.
L’agguato, secondo quanto ricostruito dalla Polizia, si lega a vicende personali di Gravino e del killer, non a fatti direttamente connessi con Cosa Nostra. Il pregiudicato ferito era fuggito con una nipote dell’uomo che gli ha sparato, per vendicare l’onore familiare. La donna è infatti sposata. Dopo essersi allontanati da Catania, la coppia vi era tornata e Gravino avrebbe mantenuto atteggiamenti spavaldi e provocatori nei confronti dei familiari di lei, che secondo le forze dell’ordine hanno legami con Cosa Nostra.
"La dinamica e la ricostruzione fatta dalla polizia e dallo stesso indagato portano a escludere il movente di mafia nella sparatoria". Lo ha affermato il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catania, Pasquale Pacifico, titolare dell’inchiesta. "Tutto lascia fare pensare – spiega il pm Pacifico – che dietro alla sparatoria ci siano forti rancori e contrasti personali durati nel tempo".