Catania. Studentessa ferita in agguato ad un pregiudicato mafioso
01 Luglio 2010
di redazione
Una studentessa universitaria di 34 anni è stata ferita in una sparatoria avvenuta nel centro di Catania, in piazza Dante, nei pressi dell’ex monastero dei Benedettini che ospità le facoltà di Lettere italiane e di Lingua e letteratura straniera.
Secondo i primi accertamenti la giovane, originaria di Sortino (Siracusa), sarebbe stata ferita in maniera accidentale, l’obiettivo sarebbe stato l’esponente del clan mafioso del clan Zuccaro, Maurizio Gravino di 40 anni. L’uomo è rimasto gravemente ferito, centrato da almeno tre colpi di pistola. Ha tentato la fuga su un ciclomotore verso la caserma dei carabinieri ma si è accasciato prima di poterla raggiungere. Soccorso è stato condotto nell’ospedale Vittorio Emanuele dove è stato ricoverato e sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Almeno un proiettile ha invece centrato la studentessa universitaria le cui condizioni di salute, contrariamente a quanto si era appreso in un primo momento, sono gravi. È ricoverata all’ospedale Garibaldi in prognosi riservata. Il quadro clinico parla "una lesione midollare importante dovuta a un proiettile ritenuto nel collo" che sarebbe "incastrato" tra la seconda e la terza vertebra cervicale. I medici la stanno sottoponendo a diversi esami clinici e diagnostici prima di un probabile intervento di neurochirurgia che potrebbe essere fatto in serata. La studentessa è attualmente sveglia e parla con il personale che l’assiste.
"Le istituzioni ai vari livelli sapranno rispondere per come meritano a chi vigliaccamente attenta alla sicurezza di cittadini onesti e laboriosi vittime innocenti di una barbarie violenta che sembra volere fare tornare Catania agli anni bui". Lo afferma il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli commentando l’agguato di mafia davanti all’università. "Occorre impedire con tutte le forze che ciò accada – aggiunge – e confidiamo nell’operato di magistratura e forze dell’ordine che in un contesto storicamente difficile come quello etneo hanno sempre dimostrato di possedere competenze e professionalità adeguate per contrastare la mafia e la delinquenza organizzata".
Il primo cittadino catanese ha poi annunciato che il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, mercoledì prossimo sarà a Catania per partecipare a una riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza. Il sindaco, che ha anche incontrato i familiari della donna, si è detto "turbato per l’accaduto" e ha osservato che "l’annunciata presenza del ministro Maroni a Catania è la risposta chiara e netta delle istituzioni a questo drammatico episodio".