Caterina e la lobby animalista, Pae: “Strumentalizzazione sul caso”
30 Dicembre 2013
di redazione
Caterina Simonsen, la studentessa colpita da rare malattine genetiche che vive a Bologna, ringrazia chi l’ha difesa dopo il post su Facebook in cui lei difendeva la sperimentazione animale e che l’è costata attacchi e insulti da presunti animalisti. Secondo il dottor Vianello di Padova, nel caso di Caterina "i test sugli animali sono stati vitali, indispensabili". Intanto Caterina precisa che "mi auguro al più presto che ci siano modelli che sostituiscono in toto la sperimentazione animale, che però oggi sono solo prototipi. E sicuramente 25 anni fa non esistevano neanche. Senza voler creare ulteriore polemica, vi invito tutti alla ragione e a non prendere posizione, che possa essere pro così come contro la sperimentazione animale (usiamo i termini giusti, fa parte dell’informazione, la vivisezione, termine che piace tanto, è illegale) per partito preso senza esservi informati prima". Intanto il mondo dell’associazionismo animalista prende le distanze da chi ha augurato la morte a Caterina, pur denunciando una "strumentalizzazione del caso".