Cdl, Bondi apre ad un “bipolarismo mite”

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Cdl, Bondi apre ad un “bipolarismo mite”

23 Aprile 2007

“L’invito e l’accoglienza riservata
a Berlusconi al congresso Ds dimostrano che è possibile
un’impegno comune per un bipolarismo mite, cioé una democrazia
compiuta in cui le diverse coalizioni politiche si confrontino,
anche radicalmente, ma con rispetto reciproco e riconoscendosi
nei valori fondamentali della nostra storia”. Così Sandro
Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia.
“Se il Pd riuscirà davvero a diventare una solida casa dei
riformisti – sottolinea l’esponente azzurro – sarà un bene per tutti, anche
se il peso della sinistra radicale e il suo potere di veto
restano fortissimi. Questo processo politico non potrà non avere
riflessi anche sul centrodestra dove l’aggregazione non può che
avvenire intorno al nucleo del Ppe, facendo una Federazione con
la Lega che è già nei fatti. E Fi dovrà essere motore e anima
del progetto di fondazione del Partito della liberta. Fi ha una
ricchezza di classe dirigente senza uguali. Deve diventare cosa normale – sottolinea – che i due più
grandi partiti italiani si confrontino e che il leader
dell’opposizione vada al congresso del più grande partito di
governo senza essere considerato un nemico da abbattere in tutti
i modi. Ma attenzione: alle parole ora devono seguire i fatti.
Non basta cambiare nome per cambiare politica”.
“Non è – conclude Bondi – giusto ad esempio inserire Craxi nel
Pantheon del Pd. La storia dice che Craxi è stato un campione
del riformismo e che il Pci al suo cospetto fu un partito
conservatore”.