Cdm straordinario a Reggio Calabria. Berlusconi: “Sconfiggeremo le mafie”

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Cdm straordinario a Reggio Calabria. Berlusconi: “Sconfiggeremo le mafie”

28 Gennaio 2010

E’ cominciato da pochi minuti nella prefettura di Reggio Calabria il consiglio dei ministri. Atteso il varo da parte del governo di un piano straordinario contro la mafia.

Al suo arrivo alla prefettura del capoluogo calabrese, il premier Silvio Berlusconi si è avvicinato a diverse persone assiepate dietro le transenne. Quindi ha parlato con alcuni giovani che lo accoglievano con grida di incitazione e ha chiesto: "Siete contenti che abbiamo portato qui il Cmd? Così vi facciamo vedere quello che stiamo facendo contro la criminalità". 

Con un messaggio pubblicato dal quotidiano La Gazzetta del Sud, il Cavaliere ha affermato che il Cdm a Reggio è "un’altra promessa mantenuta dal governo che, con questo gesto, ribadisce che anche in Calabria lo Stato c’è". "Mai prima d’ora – sostiene Berlusconi – sono stati raggiunti risultati così incisivi negli arresti dei latitanti più pericolosi, nei sequestri e nelle confische di beni della ‘ndrangheta, nello scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose".

"La sconfitta della ‘ndrangheta e di tutte le altre mafie costituisce per noi l’emergenza più importante, in assoluto. Per questo – continua il messaggio – dobbiamo ripristinare il controllo dello Stato su tutto il territorio, come premessa indispensabile per la riuscita degli interventi sull’economia e sulle infrastrutture che abbiamo già predisposto e in parte già avviato".

Secondo la nota sottoscritta dal premier, l’istituzione a Reggio Calabria dell’Agenzia per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata "fa parte del nostro piano contro la ‘ndrangheta, la mafia, la camorra e la criminalità pugliese, e ci permetterà di combattere le mafie con i loro stessi beni. Siamo impegnati in una lotta del bene contro il male. L’obiettivo del governo è di arrivare a una completa vittoria del bene – conclude il presidente Berlusconi – e a una sconfitta definitiva del male. È una promessa. E, come sempre, la manterremo".