Cdm taglia feluche e ambasciate
04 Aprile 2014
di redazione
Il Consiglio dei Ministri chiude il cerchio sulla spending review. In materia di energia, con i tagli alle ambasciate, ai permessi sindacali dei dirigenti, dando seguito alle proposte del ministro Madia. Viene promossa "la efficienza energetica nella pubblica amministrazione, nelle imprese e nelle famiglie secondo gli obiettivi posti dall’Ue di una riduzione dei consumi di energia primaria del 20% entro il 2020". Chiudono le ambasciate a Tegucigalpa (Honduras), Reykjavik (Islanda), Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Nouakchott (Mauritania), e la Rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Unesco, che passa alla rappresentanza Osce. Si dà il via al nuovo contratto collettivo tagliando i "distacchi e i permessi sindacali dei dirigenti, parametrando il numero agli organici attuali, fortemente ridotti nel corso degli anni rispetto al contratto collettivo nazionale 2004-2005", provvedimento che ha già avuto l’ok del Ministero dell’economia. Vengono inoltre assunte a tempo determinato le risorse di ATA, nel sostegno ai disabili e altre figure. Infine, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell’Interno Alfano viene approvato lo schema di regolamento per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato. Approvata infine la noma di Raffaele Cantone a Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche.