C’è anche un asse culturale che lega Roma a Mosca

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C’è anche un asse culturale che lega Roma a Mosca

C’è anche un asse culturale che lega Roma a Mosca

04 Luglio 2010

Una grande mostra a Roma dedicata a Alexander Deineka, uno degli esponenti più originali del realismo sovietico e amico personale di Renato Guttuso, e l’inaugurazione del Bolshoi a Mosca che riaprirà dopo cinque anni di restauri il 2 ottobre 2011 con il balletto e il Requiem di Verdi eseguito dall’orchestra del Teatro alla Scala. Tra questi due termini un ricco programma di manifestazioni e iniziative per celebrare “Italia-Russia 2011”, anno della cultura voluto dai governi dei due Paesi nel segno di un rapporto particolare tra Cremlino e Palazzo Chigi.

Il programma dell’evento, al quale il ministro Bondi attribuisce un “significato politico”, è affidato non a caso a due ex ministri della Cultura che in passato hanno interagito su numerosi dossier culturali bilaterali, come ad esempio la partecipazione italiana ai festeggiamenti per il tricentenario della fondazione di San Pietroburgo nel 2003: Giuliano Urbani e Mikhail Shvidkoy. Due vecchie conoscenze, che grazie alla loro esperienza hanno già messo a punto in pochi mesi un calendario di tutto rispetto. I poli museali di Roma e Firenze organizzeranno al Museo Pushkin di Mosca due mostre dedicate a Caravaggio e Botticelli, il museo degli argenti di Palazzo Pitti e il museo del Cremlino daranno vita a uno scambio dei rispettivi tesori grazie al quale sarà possibile ammirare in Italia la collezione degli argenti dei Medici conservata a Mosca e una selezione della splendida collezione delle uova Fabergé, commissionate per decenni dalla famiglia zarista alla celebre famiglia di gioiellieri di San Pietroburgo in occasione della Pasqua.

Il Balletto del Bolshoi, in questi giorni al Petruzzelli di Bari per suggellare il legame tra la Russia ortodossa e la città di San Nicola, tornerà ad esibirsi in Italia, il Teatro Piccolo di Milano porterà in scena a Mosca e San Pietroburgo L’arlecchino servitore di due padroni nella splendida regia di Strehler per l’interpretazione di Ferruccio Soleri, mentre la compagnia del Teatro Taganka di Mosca calcherà i palcoscenici italiani. La Russia sarà ospite d’onore al Salone del Libro di Torino, così come lo sarà l’Italia a quello di Mosca, e sono previsti soggiorni studio di giovani autori, che in Italia saranno ospitati nelle Langhe e in alcune località marittime, mentre in Russia godranno di un soggiorno nella dacia di Tolstoi.

Insomma, Cremlino e Palazzo Chigi sembrano suggellare il momento particolarmente felice delle relazioni bilaterali Italia-Russia con un programma celebrativo di assoluta qualità, che affianca ai già consistenti dossier energetici un coté culturale di eguale rilievo. Sarà curioso assistere tuttavia al taglio del nastro da parte del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al fianco del premier Vladimir Putin di una mostra dedicata a un pittore come Deineka, uno degli artisti di punta dell’arte al servizio del popolo propalata da Zdanov in ossequio alla volontà di Stalin. Un altro dei tasselli della rivalutazione di Joseph Vissarionovic Dugashvili e del suo regime di terrore da parte del vertice della Federazione Russa, già osservato con l’esibizione delle effigi del vincitore della Seconda Guerra Patriottica nella parata del 9 maggio sulla Piazza Rossa per i 65 anni della conclusione della II Guerra Mondiale, passerà quindi per Roma. E non rimarrà inosservato.