Cei, monito di Bagnasco alla politica: “In Italia pericoloso clima di odio”

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Cei, monito di Bagnasco alla politica: “In Italia pericoloso clima di odio”

09 Novembre 2009

L’allarme lanciato dal presidente dei vescovi italiani Angelo Bagnasco è netto: “In Italia c’è un pericoloso clima d’odio”. L’occasione è l’apertura dell’assemblea della Cei ad Assisi.

Secondo Bagnasco “è necessario e urgente svelenire il clima generale, perché da una conflittualità sistematica, perseguita con ogni mezzo e a qualunque costo, si passi subito a un confronto leale per il bene dei cittadini e del Paese”. Per questo l’auspicio del cardinale è che “nel riconoscimento di una sana e vivace dialettica si arrivi a una sorta di disarmo rispetto alla prassi più bellicosa, che è anche la più inconcludente”. C’è bisogno, quindi, di una “decisa e radicale svolta tanto nelle parole quanto nei comportamenti” perché altrimenti si corre il rischio di “conseguenze inevitabili in termini di sfiducia e disaffezione verso la cosa pubblica, e un progressivo ritiro dei cittadini nel proprio particolare. Da parte di ciascuno serve un supplemento di buona volontà, di onestà intellettuale, ma anche il superamento di ideologie di un passato che non vuole passare. Il nostro popolo gradirebbe il superamento delle campagne denigratorie: è una responsabilità grave che ricade in primo luogo su chi ha doveri politico-amministrativi, economico-finanziari, sociali, culturali e informativi”.

Nell’intervento del presidente della Cei non è mancato un riferimento preciso alla scuola con l’auspicio che il governo reintegri i finanziamenti per gli istituti cattolici. E sull’ora di religione islamica ha rinnovato le proprie perplessità sottolineando che “non è in discussione la libertà religiosa di chicchessia, ma la peculiarità della scuola e le sue specifiche finalità che, in uno Stato laico sono di ordine culturale ed educativo. L’insegnamento della religione cattolica non è un’ora di catechismo, ma un’occasione di conoscenza di una fede che fa parte del patrimonio storico del popolo italiano”.

Infine, sulla sentenza della Corte europea che dice no ai crocifissi nelle aule scolastiche, il cardinal Bagnasco apprezza l’iniziativa del governo che “bene ha fatto ad annunciare ricorso, in quanto il crocifisso può suggerire solo valori positivi di inclusione, di comprensione reciproca e di amore vicendevole”.