Cena di Forza Italia a Palermo per Berlusconi ma si parla di Roma
21 Marzo 2016
Duecento persone sono state ospiti di Silvio Berlusconi a Villa Bordonaro di Palermo per la cena di autofinanziamento organizzata da Forza Italia. Gli ospiti hanno pagato cinquecento euro a testa per partecipare al rinfresco con il leader forzista. Insieme a Berlusconi, Francesca Pascale, deputati siciliani e nazionali, imprenditori. Il presidente di Forza Italia è arrivato verso le dieci, con lui la portavoce azzurra Deborah Bergamini e il coordinatore regionale del partito Gianfranco Miccichè.
Presenti altri esponenti come Stefania Prestigiacomo, Gabriella Giammanco, Francesco Scoma e i deputati regionali Vincenzo Figuccia, Franco Rinaldi, Bernadette Grasso e Marco Falcone. Berlusconi ha scambiato solo qualche battuta con i giornalisti. Sull’eventuale riavvicinamento all’Ncd di Alfano, Berlusconi ha commentato: "Per il momento sostengono un governo della Sinistra. Se cambiassero…", soffermandosi poi sulle elezioni a Roma. "Giorgia Meloni?", ha detto il cavaliere rispondendo ai giornalisti alle domande sulla sfida per le comunali di Roma, "non ho nulla da dirle…". "Al di là dei sondaggi, a Roma vincerà sicuramente Bertolaso", ha aggiunto Berlusconi.
"Vincerà Bertolaso perché i romani hanno due mesi di tempo per conoscerlo, per capire che grande fortuna hanno di avere un campione, un fuoriclasse, anzi il numero uno dei fuoriclasse nell’emergenza, che si può dedicare a Roma salvandola dal degrado e restituendo ai romani i servizi". E ancora "i cittadini romani non voteranno secondo l’appartenenza politica, ma secondo il loro buon senso, con la loro testa. E tutti coloro che hanno la testa sulla spalle, facendo il paragone con gli altri candidati, non possono che scegliere Bertolaso".
Delle Comunali a Roma ha parlato ieri anche Matteo Salvini, dicendo che "a Roma Bertolaso non era il miglior candidato, mentre Meloni si gioca il ballottaggio. A Roma arriveranno al ballottaggio Meloni e i Cinque stelle. Io, con tutto l’affetto per Berlusconi non sono qui a sottoscrivere candidature che perdono". Sempre ieri, l’altro sfidante alla corsa per la Capitale, Alfio Marchini, ha detto visitando il mercato di Porta Portese, "Noi siamo liberi dai partiti, questo è un dato di fatto oggettivo, inequivocabile. Noi siamo gli unici che hanno fatto in questi due anni un’opposizione seria e costruttiva, noi abbiamo svelato svendopoli, aziendopoli, sono fatti e non parole".
"Noi abbiamo mandato a casa Marino. Quindi la mia è una proposta alternativa a chi ha creato disastri in questi ultimi anni. In questi ultimi venti anni si sono alternati centrodestra e centrosinistra. Oggi è assolutamente evidente e palese che il centrodestra non esiste più così come il centrosinistra, non lo dico io ma i fatti. Le primarie del Pd sono state primarie del Pd e non del centrosinistra, il centrodestra è andato in frantumi".
Per Marchini "L’importate è dare a questa città una prospettiva ampia e coesa, ma non perchè bisogna ricreare le condizioni politiche, ma perchè bisogna andare alle cose concrete. Questa città poi è gestita da un regolamento consiliare dove è fondamentale che ci sia in consiglio comunale una maggioranza più ampia possibile. Il mio è un interesse per Roma e per i suoi cittadini". Il ballottaggio? "Il mio problema è chi vota per me, al ballotaggio andrò io".