Centrodestra, Quagliariello a Bondi: “Non serve rinnegare Berlusconi”

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Centrodestra, Quagliariello a Bondi: “Non serve rinnegare Berlusconi”

29 Dicembre 2015

Quelle di Sandro Bondi "sono le parole di una persona che ha un travaglio politico e personale" ma "nella sostanza non le condivido". Lo dice Gaetano Quagliariello, fondatore del movimento ‘Idea’, in un’intervista al ‘Tempo’. Nel 1994 "l’epifania di Berlusconi – ha affermato – ha dato una chance al liberalismo. Ha fatto emergere una forza carsica che non aveva mai avuto la possibilità di manifestarsi per la presenza del bipolarismo imperfetto: di due partiti, la Dc e il Pci, che erano due mondi. Berlusconi ha costruito una destra liberale di governo e questo rimane un suo merito storico, nessuno glielo potrà levare. Certo – osserva Quagliariello -, attorno a lui non si è costruita una classe dirigente liberale e questa resta necessaria al Paese. Per farlo, però, non serve distruggere ciò che Berlusconi ha rappresentato per la storia d’Italia". Rispetto infine all’accusa rivolta da Bondi a Berlusconi di aver messo al primo posto le proprie aziende, Quagliariello afferma: "Anche questo va contestualizzato storicamente. C’è stato un momento in cui lo scontro in questo Paese è stato tra berlusconismo e antiberlusconismo e non ci si può dimenticare l’attacco portato alle sue imprese: quella era considerata, marxianamente, la ‘struttura’ che teneva in piedi il potere. Pensare che tutto quello che c’è stato, ovvero l’emersione del centrodestra di governo, possa essere giustificato soltanto dalle aziende – conclude -, mi sembra un esercizio di marxismo in ritardo".