Centrodestra sfiducia Renzi e salva-banche, Salvini: “Governo a casa”
15 Dicembre 2015
di redazione
Prima le parole di Matteo Salvini, poi quelle di Renato Brunetta. Sulla vicenda banche e Banca Etruria, di cui per otto mesi è stato vicepresidente il padre del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, il centrodestra parte al contrattacco. L’opposizione annuncia una mozione di sfiducia contro l’esecutivo.
“Il Pd in Parlamento salverà la poltrona della Boschi – dice Salvini – Con quello che hanno combinato lei e Renzi, con gli intrecci oscuri (neanche tanto) fra banche e famiglie, rovinando centinaia di migliaia di risparmiatori, si dovrebbe dimettere. Per quanto ci riguarda, abbiamo già pronta la sfiducia anche al presidente del consiglio con l’auspicio di trovare il sostegno di tutte le opposizioni. Mandiamo a casa Renzi e tutto il suo governo".
Un appello che Salvini ha poi ribadito dall’assemblea plenaria di Strasburgo, attaccando nuovamente il premier: "Firmare insieme la mozione di sfiducia non tanto alla Boschi che è una comparsa, quanto al diretto responsabile di questa strage di italiani".
Alle sue parole fanno eco quelle del capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta che annuncia: “Domani presenteremo, tutto il centrodestra unito, alla Camera come al Senato, una mozione di sfiducia contro il governo. Boschi è solo una figlia di questo governo, una figlia in conflitto di interessi, ma chi ha i più grandi conflitti di interessi è il presidente Renzi. Primo perché è abusivo, non ha mai vinto le elezioni, ha solo vinto delle primarie taroccate, secondo perché si basa su maggioranze frutto della compravendita politica di parlamentari. Inaccettabile. La mozione di sfiducia del centrodestra unito, alla Camera come al Senato, sarà al governo".
“Mandare a casa questo governo di servi delle lobby e delle banche deve essere la priorità di tutti, senza distinzioni” ha detto il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.