Cgia, la spesa pubblica aumenta ancora

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Cgia, la spesa pubblica aumenta ancora

Cgia, la spesa pubblica aumenta ancora

06 Maggio 2017

A giudizio degli Artigiani di Mestre la spesa continua a salire. “Le uscite correnti al netto degli interessi – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo – continuano ad aumentare, in particolar modo a causa della spesa pensionistica e delle prestazioni sociali”. 

“Tra il 2000 e il 2016 – dichiara il segretario della Cgia, Renato Mason – solo in un anno, il 2009, il saldo primario, dato dalla differenza tra le entrate totali e la spesa pubblica totale al netto degli interessi sul debito pubblico, è stato negativo. In tutti gli altri anni, invece, è stato di segno opposto.

In un solo concetto: la spesa primaria è stata inferiore alle entrate.”Le uscite correnti al netto degli interessi – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo – continuano ad aumentare, in particolar modo, a causa della spesa pensionistica e delle prestazioni sociali. Se in una fase di crisi economica l’incremento delle misure a sostegno del reddito di chi si trova in difficoltà Ã¨ più che giustificabile, lo è molto meno quello per le pensioni. Con l’ultima Legge di bilancio, ad esempio, è stata estesa la 14esima mensilità per i pensionati a basso reddito, è stata innalzata la no tax area Irpef per gli under 74 e sono state aperte delle finestre in uscita attraverso l’Ape. Misure che, in larga parte, non prevedono una copertura finanziaria sufficiente”. 

E dare uno sguardo all’andamento delle tariffe regolamentate a livello locale, tra il 2013 e il 2016, fa girare le testa: sono aumentate in misura spesso ingiustificata. Se le bollette dell’acqua/fognatura sono “esplose” del 20 per cento circa, il servizio di asporto rifiuti è salito dell’8,4, i trasporti multimodali del 5,5, l’iscrizione alle scuole secondarie del 5,1, le mense scolastiche del 4,2, i biglietti dell’autobus del 3 e quelli dei taxi del 2,8. L’inflazione, invece, in questo triennio è aumentata solo dello 0,2 per cento.