Cgil. Brunetta: “Mi fa male al cuore che il sindacato difenda i fannulloni”
04 Maggio 2009
di redazione
Un centinaio di attivisti della Funzione Pubblica della Cgil e dell’Rdb ha contestato, con fischi e slogan, il ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione Renato Brunetta, intervenuto a Parma per inaugurare un nuovo servizio del Comune dedicato al miglioramento e alla semplificazione del rapporto con gli utenti. Il ministro non li ha incontrati ma, durante l’inaugurazione, ha commentato la loro protesta. "Il mio rammarico – ha detto – è che un grande sindacato come la Cgil si riduca a organizzare quattro disperati a dare quattro fischi".
Durante il suo intervento il ministro Brunetta ha tenuto a sottolineare: "Il fatto che un grande sindacato come la Cgil difenda i fannulloni mi fa male al cuore". Nel corso dell’inaugurazione Brunetta è tornato a parlare della Cgil. "Cattiva politica e cattivo sindacato – ha detto – hanno prodotto dei mostri. Gli italiani stanno dalla nostra parte e i buoni dipendenti pubblici, che sono la stragrande maggioranza, stanno tutti dalla stessa parte, ovvero dalla parte dei cittadini".
"La stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici – ha aggiunto – sono di qualità e fanno bene il loro lavoro. Finora, però, hanno avuto cattiva politica e cattivo sindacato che ha prodotto cattive regole. Adesso noi cerchiamo di fare buona politica. Speriamo che il sindacato rifletta e cerchiamo di fare buone regole, perché abbiamo 60 milioni di cittadini, 60 milioni di clienti dalla nostra parte".
La Cgil, ha proseguito Brunetta "non sta dalla parte della gente, lo dico con amarezza e delusione. Lancio un appello al più grande sindacato italiano perché rifletta sul fatto che negli ultimi scioperi della Pubblica amministrazione nessuno l’ha seguito".
Il riferimento è anche alla richiesta arrivata dal segretario confederale della Cgil, Agostino Megale alla luce delle stime fornite oggi dalla Commissione europea sulla crisi. "Una situazione così grave richiede che si superi l’atteggiamento da formica del ministro del Tesoro e si convochino subito gli stati generali sull’economia", ha detto Megale.
La risposta del ministro del Welfare non si è fatta attendere. "Mi sembrano poco generali visto che li chiede da sola", ha dichiarato Maurizio Sacconi aggiungendo che "la richiesta lascia il tempo che trova". Ma le critiche sono giunte anche da altri ambienti sindacali. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl ha auspicato che la Cgil prenda come modello quello di Detroit, specialmente per l’ingresso dei lavoratori nell’azionariato di Chrysler. Per Bonanni infatti la politicizzazione progressiva della Cgil è un elemento di guadagno e di perdita allo stesso tempo. "Una perdita – ha spiegato – perché la disunità porta minor forza, ma un guadagno perché la politicizzazione spinta mostra bene come si possa svilire l’azione sindacale se si mischia con una funzione con la quale non ha nulla a che fare. Funge bene da spia del degrado che può avvenire".