Cgil e Coop, guerra di cifre su sciopero grande distribuzione
21 Dicembre 2015
di redazione
Shopping negato a Natale? Susanna Camusso, segretario della Cgil, ha chiesto ai consumatori di sostenere lo sciopero dei lavoratori della grande distribuzione: "per un semplice tema di solidarietà". "I lavoratori della grande distribuzione sono da piu’ di due anni senza contratto," ha detto Camusso, "con un’associazione di impresa che dopo aver disdettato gli integrativi, fatto cassa integrazione e mobilità e scaricato tutti i costi della crisi sui lavoratori, di nuovo non vuole rinnovare il contratto". A chi critica la scelta di scioperare proprio sotto Natale, Camusso risponde: "chiediamo al presidente di Federdistribuzione dove è la civiltà di chi non rinnova il contratto di lavoro?". Camusso ne ha per Federdistribuzione, ma anche per Coop "che continua a dire ‘noi siamo diversi’ e poi ci sono licenziamenti al Sud".
"Ciò che noi proponiamo è concreto, realizzabile e costruttivo", risponde il presidente di Federdistribuzione, Giovanni Cobolli Gigli. "Il nostro auspicio è che il dialogo possa riavviarsi per arrivare in tempi brevi a un risultato positivo per lavoratori e imprese". "Le trattative," prosegue, "si sono interrotte perche’ abbiamo trovato un muro di fronte a qualsiasi nostra proposta. Vogliamo un contratto per i nostri collaboratori, ma veniamo da anni difficili, con cali di fatturato e redditivita’ vicine allo zero".
"La nostra proposta è semplice: da un lato erogazione di aumenti salariali che tutelino il potere d’acquisto dei lavoratori, quindi allineati con l’inflazione prevista nel triennio 2016-2018; dall’altro sviluppo di un welfare aziendale di sostegno al reddito e di servizi, soprattutto nell’ambito dell’assistenza sanitaria". Federdistribuzione assicura che "non abbiamo alcuna intenzione di ridurre le retribuzioni o di peggiorare le condizioni di lavoro. Infatti, contrariamente a quanto diffuso, aumenteremo i salari, manterremo la 13 e la 14 mensilità, manterremo le attuali maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo, manterremo gli scatti di anzianità".
Ma lo sciopero è riuscito? Secondo Coop, "la totalità dei punti vendita delle cooperative di consumatori sono rimasti regolarmente aperti in tutto il territorio nazionale, con regolare affluenza dei soci e consumatori". Per Coop è "un risultato importante e positivo che ci conforta nel sostenere le nostre opinioni anche nella nuova fase della contrattazione successiva allo sciopero". Coop afferma di voler "garantire a soci e clienti un adeguato servizio, tutelando così anche l’occupazione" e di aver assolto questo compito. "Siamo al tavolo della trattativa," con i sindacati, fa sapere Coop, "pronti a spenderci nel negoziato con impegno e concretezza, nel contesto di mercato nel quale operiamo, per giungere ad un rinnovo contrattuale che vorremmo fosse utile per i soci delle cooperative e soddisfacente per i lavoratori".