“Champagne Molotov” delle Brigate No-Tav, Alfano allarga la zona rossa
14 Maggio 2013
di redazione
E’ il vicepremier e ministro dell’interno Angelino Alfano a chiarire come il governo risponderà all’ultimo attacco dell’anarchismo ambientalista, gli spezzoni armati del movimento No-Tav, con mortaio, molotov (15), bombe carta, razzi, al cantiere della Torino-Lione. Gli stessi che nei giorni scorsi avevano preso a pietrate un operaio uscito in camion dal cantiere.
Alfano spiega che il problema va affrontato "territorialmente", la zona rossa, chiamiamola così, verrà allargata, sarà potenziata la vigilanza sui lavoratori, e infine: "Accelereremo la ratifica del trattato tra Francia e Italia, che consentirà di adempiere a tutto quello che c’è da fare per la realizzazione dell’opera". "Lo Stato non si fa fermare da alcuni delinquenti che stanotte potevano uccidere e che forse volevano uccidere», dice ancora Alfano, "Il cantiere va avanti, useremo tutti i fondi europei e non consentiremo ritardi".
Per adesso però gli incontri con i tecnici vengono rimandati, perché nell’immediato non è possibile garantire la sicurezza, mentre il procuratore Caselli ("è stato un atto di guerra") aggiunge "Non si può demandare il problema solo alla magistratura". "Ieri notte – ha spiegato Caselli – c’è stato un salto di qualità preoccupante: si è assistito a una un’azione militarmente organizzata nei dettagli, con un lancio di una quantita industriale di molotov. Non si può far finta di niente. Solo per un caso non c’è scappato il ferito o addirittura il morto". Secondo la Digos di Torino, "Ormai è chiaro a tutti che la lotta No Tav sta piegando verso l’eversione".