Charlie: udienza rinviata a giovedì 13 luglio
10 Luglio 2017
L’udienza sul caso del piccolo Charlie per decidere se procedere o meno con la cura sperimentale è rinviata a giovedì 13 luglio. Lo ha deciso il giudice dell’Alta Corte inglese Justice Francis. L’udienza di giovedì potrebbe, però, non essere risolutiva, ha aggiunto il giudice.
Oggi in Aula la famiglia di Charlie Gard ha chiesto l’autorizzazione per portare via il bambino dall’ospedale in cui si trova, il Great Ormond Street Hospital. Di fronte hanno trovato un muro – secondo quanto riportato da Fergus Walsh della Bbc -, quel Justice Francis che l’8 giugno scorso stroncò le speranze di Chris e Connie, i genitori del bambino: “Non esiste al mondo nessuno che non vorrebbe salvare Charlie”, ha spiegato il giudice, aggiungendo che l’assistenza al bambino è nella massima considerazione delle autorità, ma anche che qualcosa di “nuovo e sensazionale” deve accadere per convincerlo a cambiare idea. È stato a quel punto che l’avvocato della famiglia di Charlie ha ribadito ciò che ripete da giorni: nuovi dati condivisi con l’ospedale dimostrano che la terapia potrebbe produrre proprio quel “sensazionale miglioramento clinico” che le autorità cercano. Ma, ha ribattuto l’Alta Corte, al momento esistono diverse e ampie prove che la stessa terapia sperimentale non modificherebbe “il profondo e strutturale danno cerebrale” di Charlie.
La famiglia ha chiesto, allora, se, poiché davanti hanno lo stesso giudice che già aveva bocciato le loro richieste, non poteva essere un altro giudice a occuparsi del caso. “Ho fatto il mio lavoro e continuerò a farlo”, ha ribattuto Fancis. Sarebbe “un errore cambiare il giudice”, ha aggiunto.
Durante l’udienza anche l’intervento disperato della mamma di Charlie, Connie Yates, che ha urlato al giudice: “Vi stanno mentendo”, riferendosi al Gosh. In quel momento, infatti, il giudice era impegnato ad ascoltare le motivazioni del Great Ormond Street Hospital sulla necessità di avviare o meno una terapia sperimentare per Charlie. Il legale dell’ospedale – riporta Fergus Walsh – aveva affermato che le prove portate dalla famiglia del bambino e relative alla terapia si riferiscono a patologie unicamente muscolari e non ai danni al cervello e che le presunte evidenze da nuove ricerche provengono solo da laboratori e non da test su pazienti.
All’avvocato dei Gard non è rimasto che chiedere una nuova udienza non prima del 21 luglio, poichè non prima di quella data arriveranno nuove evidenze, ma anche qui Francis si è mostrato perplesso: “Una tabella di marcia di diverse settimane – ha detto – è preoccupante”, viste le condizioni gravi in cui versa Charlie e delle quali ha dato conto l’ospedale. Il giudice ha deciso quindi di rinviare l’udienza a giovedì.
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