Chi è l’uomo ucciso a Parigi davanti al commissariato?

A un anno dalla strage di Charlie Hebdo, ieri Parigi è ripiombata nella paura quando un uomo con una falsa cintura esplosiva e armato di un coltello è stato ucciso dalla polizia davanti a un commissariato. L’uomo, che non è stato identificato dalle autorità, aveva in tasca un biglietto, “Voglio vendicare i morti in Siria” con la bandiera dell’Isis e avrebbe urlato “Allah Akbar” prima di essere colpito dai poliziotti (secondo un testimone, l’uomo non sarebbe stato armato con un coltello).

Isis aveva rivendicato l’attacco a Charlie Hebdo e al negozio kosher avvenuti il 7 gennaio del 2015, come pura ha rivendicato gli attacchi al Bataclan, ai ristoranti e allo stadio della capitale francese dello scorso 13 novembre. Decine di poliziotti ieri hanno messo sotto controllo la zona del commissariato, con controlli massicci sui passanti e chiudendo i negozi. Anche la metropolitana e le linee dei bus sono state bloccate. “E’ come se Charlie Hebdo non fosse mai finito”, ha detto ad AP una ragazza di 27 che è rimasta barricata nella zona prima che l’allarme finisse.

Immagini di repertorio hanno mostrato gli artificieri e i cani poliziotto che si aggiravano attorno al cadavere per verificare se avesse o meno dell’esplosivo. Secondo fonti della sicurezza francese, l’uomo ucciso potrebbe essere un ventenne di origini marocchine, Alì Sallah, originario di Casablanca, clandestino in Francia, che era stato coinvolto in alcuni furti nel 2013, ma dalle immagini diffuse il cadavere sembrerebbe più vecchio di un ventenne.