Chi lo ha detto che gli esami non finiscono mai?

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Chi lo ha detto che gli esami non finiscono mai?

Caro Paolo,

è finita, anche l’orale è andato. Quello che sembrava uno scoglio insormontabile è stato superato. Non mi sembrava vero quando anche l’ultimo professore ha concluso le sue domande. La giornata non prometteva niente di buono, le domande poste a quelli che erano prima di me, non mi sembravano affatto facili. Il tempo passava, io mi agitavo. Sarebbe stato un flop… me lo sentivo…e anche di fronte a diverse persone… Bello, infatti, il colpo d’occhio all’inizio dell’esame. Quando mi sono girato, alle esclamazione di stupore dei prof , che si meravigliavano per i numerosi  ragazzi presenti all’esame… minimo quindici fra maturandi delle mia ed altra classe che si sistemavano per lo spettacolo. Ero accerchiato!

Tra l’altro non avevo neanche la voce. Avevo mal di gola e sentivo caldissimo. E’ destino, pensavo. Ma tutto è andato come doveva andare. Ero teso, e tanto, ma inizio con l’esposizione della tesina sul relativismo e  tutte le parole uscivano nella giusta sequenza (non sapevo di parlare così fluentemente!!!!). Ebbene, conclusi dieci minuti concessimi, ero ormai pronto per l’inquisizione.

Si comincia con italiano: Pirandello, umorismo, Dante e il sesto canto politico di ogni cantica soprattutto quello del paradiso, la sua concezione politica dell’impero. Per poi passare ad inglese: molto “politely” mi viene richiesto di precisare i concetti di “ stream of consciuousness” ed interior monologue in Joyce e Woolf. Filosofia: Hegel precisazioni sulla concezione di stato: che praticamente non avevamo fatto durante l’anno e che ebbi l’accortezza e la fortuna di riguardare prima di entrare.  Storia : differenza tra fascismo e nazismo (che non sapevo ci fossero, e infatti ho iniziato il discorso con un difensivo : “ beh se vogliamo fare un confonto fra nazismo e fascismo, di certo prevarrebbero le analogie” sono stato poi fortunatamente convogliato nella giusta strada dal prof., poi fisica: elettromagnetismo, correnti di spostamento. E scienze (quello dove ho fatto peggio): leggi di Keplero e qualche particolare su queste. E in fine storia dell’arte:  Cubismo, futurismo, e Guernica e poi… tutto finito!

Sì insomma più di 10 ore di studio giornaliere per queste domandine?? Va beh, meglio così, prima di andarmene mi fanno vedere le altre prove, ho perso un punto in matematica e due in italiano, errori di ortografia  (scelte con la i, detti al posto di diede… ma come si fa??) E alcuni concetti non curati perfettamente e soprattutto, imprecisioni sulla Costituzione, ho detto che è divisa in due parti, e soprattutto ho parlato del primo ministro italiano e non del presidente del consiglio dei ministri, che onta. Tra l’altro pensavo fosse una domanda viziata politicamente quando mi ha chiesto chi fosse Berlusconi e io ho pensato: “ adesso sta a vedere che mi tocca abiurare idee politiche per darle ragione”. Invece…

Ah caro Paolo, finalmente, da oggi campetto mare e chitarra. Ti aspetto. In bocca al lupo!

 

Caro Diego,

già dalla lunghezza del messaggio si intuisce che ti si è liberato un po’ di tempo. Purtroppo per me non è ancora così. Io sto aspettando con un’ansia (diciamo pure “cacarella”) che mi sorprende il prossimo fatidico lunedì. Quindi sarò breve.

Complimenti! Oggi c’ero anch’ io tra quei quindici spettatori ad assistere allo spettacolo. Ho seguito solo i primi venti minuti, poi alle 13.00 mi ha chiamato nonna per avvertirmi che la pasta era già sul piatto e sono andato via! Per te è stata una passeggiata dai, le 10 ore di studio giornaliere l’hanno resa tale. Stando a questi dati per me sarà una lunga e dura scalata… Io dieci ore sui libri non posso permettermele. Il paese andrebbe a rotoli senza la mia vigilanza politica. Debbo leggere i giornali, pensare allo zio Silvio, ecc. Ma è meglio che vada a studiare.

Per l’in bocca al lupo, speriamo che crepi!

Da lunedì sarò più loquace! Ciao!

Paolo