Chiesa. Cristiani battisti accusano il Papa
12 Luglio 2007
di redazione
Non passano inosservate le critiche di Anna Maffei,
presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), sul
documento “Risposte a quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina
sulla Chiesa”, presentato lo scorso 10 luglio dalla Congregazione per la
dottrina della fede.
“Il pontificato di Benedetto XVI, sulla scia di quello
precedente, sta dando interpretazioni sempre più restrittive dei contenuti di novità
del Concilio Vaticano II, riportando gradualmente la chiesa cattolica a
posizioni pre-conciliari”, ha dichiarato la Maffei in un comunicato da poco
diffuso.
Ritiene infatti che
l’affermazione secondo cui la Chiesa di Cristo sussiste in via esclusiva nella
chiesa cattolica “emargina ed esclude le altre chiese cristiane e in quanto
tale è un’espressione settaria. Nessuna comunità o gruppo di credenti, piccolo
o grande, può pretendere di avere l’esclusiva per il corretto uso del termine Chiesa.
Allo stesso modo, nessuna comunità o gruppo di credenti, e nessun ministro di
tale gruppo, piccolo o grande, può pretendere che la propria dottrina sia
universalmente considerata infallibile solo per il fatto che la proclama tale”.