Chiesto arresto per Luigi Cesaro (Fi), “Rinuncio all’immunità”
23 Luglio 2014
di redazione
Il pentito Gaetano Vassallo accusa il parlamentare di Forza Italia Luigi Cesaro di aver messo in moto una macchina elettorale pagandosi direttamente i voti. Nella ricostruzione del pentito, Cesaro avrebbe pagato i suoi elettori con banconote da 50mila lire strappate in due e consegnate in due tranche a chi votava. Sempre secondo il pentito, gli scrutatori sarebbero stati anche loro sul libro paga di Cesaro per verificare chi andava alle urne e chi no. Il un altro interrogatorio, il pentito accusa Cesaro di essere il "capo dei camorristi". Il parlamentare accusato dal pentito aveva già fatto sapere di essere pronto a rinunciare alla immunità. Ha commentato in una nota: "chiederò che la Camera dei Deputati autorizzi rapidamente l’esecuzione del provvedimento sia perché ritengo giusto che io venga trattato come un comune cittadino, sia perché, finalmente, potrà uscire da un incubo che mi accompagna da anni”. E ancora: “Grande è la mia amarezza di fronte ad un’accusa ingiusta rispetto alla quale ho più volte ribadito la mia totale estraneità". Secondo Fabrizio Cicchitto (Ncd) "a prescindere dalla colpevolezza o dalla innocenza dei fatti contestati, di fronte ad una situazione nella quale sistematicamente viene chiesto l’arresto di parlamentari, oggi e’ la giornata dell’on. Luigi Cesaro, non possiamo far finta di niente e sottostare ad una sorta di ricatto insieme psicologico e mediatico per cui e’ giusto e sacrosanto, a prescindere, l’arresto di un deputato o di un senatore".