Chiodi incontra Dominick Salvatore per raccontare il “miracolo” abruzzese

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Chiodi incontra Dominick Salvatore per raccontare il “miracolo” abruzzese

14 Settembre 2012

Un faccia a faccia tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e uno dei più importanti economisti al mondo, Dominick Salvatore che, tra le altre cose, è consulente della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale. Sul tappeto un tema caldo: la crisi internazionale ma soprattutto le prospettive di sviluppo dell’Abruzzo, nel contesto nazionale e globale. L’appuntamento è per domani, sabato 15 settembre (ore 10.45) nella Sala congressi dell’Aeroporto internazionale d’Abruzzo.

Un confronto al quale il presidente Chiodi arriva “preparato” e motivato, per raccontare un vero e proprio “miracolo”, quello di un Abruzzo che da regione canaglia è balzata a esempio di virtuosismo. Basti pensare che proprio Dominick Salvatore aveva ammonito sulla necessità di abbattere i debiti sovrani per rilanciare l’economia internazionale. Detto, fatto: "In tre anni – ha anticipato il presidente Chiodi – abbiamo centrato l’obiettivo storico di portare i conti della sanità in avanzo, riducendo il debito pubblico del 25 per cento, circa un miliardo di euro, tagliando di un terzo la spesa pubblica e conducendo una vera e propria crociata contro gli sprechi e i privilegi".

"I cittadini abruzzesi devono sapere – ha proseguito Chiodi – che in questi tre anni l’Abruzzo non ha contratto un solo euro di debito, né sottoscritto nuovi mutui impegnando le future generazioni, né tantomeno sono state tagliate risorse alla sanità ma eliminate solo le spese inutili per il funzionamento della macchina amministrativa, dalle auto blu al coacervo degli enti, ai consigli di amministrazione. Tutte queste misure sono ora in grado di liberare risorse nuove che non saranno più impiegate per pagare onerose rate di mutuo o per sovvenzionare spese improprie o carrozzoni politici ma per finanziare lo sviluppo strutturale di questa regione, delle famiglie, delle imprese e del territorio". Secondo Chiodi il ragionamento sul taglio della fiscalità è una "ulteriore, virtuosa conseguenza dell’abbattimento del debito pubblico".

"Riteniamo arrivato il momento – ha aggiunto ancora il Presidente – di alleggerire il carico fiscale nell’ottica di rilanciare l’attrattività dei nostri territori e di convincere le imprese a tornare ad investire in Abruzzo; così come è indubbio che anche le famiglie debbano ritrovare la tranquillità di tornare a consumare e sostenere così la domanda interna". "Siamo impegnati in uno sforzo di informazione ai cittadini abruzzesi per spiegare, insieme ad economisti e personaggi di caratura nazionale ed internazionale, anche del mondo dell’informazione, quella che è stata l’attività posta in essere dal mio governo regionale, per far capire che il percorso di risanamento si deve e si può fare, nell’intesse dei cittadini, ma, soprattutto, nell’interesse delle future generazioni”.