“La cooperazione fra sedicenti soccorritori e la mafia dei trafficanti deve finire”. Intervistato dal giornale tedesco Bild, il ministro dell’Interno austriaco non intende incorrere in fraintendimenti: “Dobbiamo impedire che sedicenti soccorritori entrino nelle acque territoriali della Libia e prendano i profughi direttamente dai trafficanti”, aggiunge Sobotka il cuiettivo ultimo è quello di “chiudere la rotta del Mediterraneo e porre una fine al traffico con le barche dal Nordafrica, già nelle acque territoriali della Libia”.
Ma soprattutto il ministro austriaco teme che l’Italia, messa sotto pressione dalle decine di migliaia di migranti che arrivano sulle coste, possa concedere visti temporanei validi per l’Unione Europea a migliaia di persone. E siccome non si tratta di un’ipotesi remota, sempre al tabloid tedesco, il ministro minaccia: “In 24 ore chiudiamo il Brennero”. Già ieri, infatti, Kurz, a margine del consiglio Affari Esteri a Bruxelles, aveva detto che “fino a quando non abbiamo dei centri (di accoglienza, ndr) nei Paesi africani di origine e transito dove potremmo mandarli indietro: dobbiamo fermare questa gente alla frontiera esterna europea invece di mandarla verso l’Europa centrale”.
Il che nei piani del governo austriaco, significa “smettere di traghettare i migranti illegali tra le isole e la terraferma italiana”. La medesima soluzione era stata adottata con la Grecia nell’ambito dell’accordo tra l’Unione europea e la Turchia per fermare il flusso di rifugiati dello scorso anno. Dal 20 marzo del 2016, tutti i migranti che sbarcano sulle isole dell’Egeo vengono, infatti, trattenuti sul posto per le verifiche sul diritto di asilo e non possono essere trasferiti sulla terraferma in Grecia.
Dicono che Kurz – leader del Partito Popolare Austriaco e Ministro degli Affari Esteri, dei Rapporti con l’Unione europea e dell’Integrazione
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guardi solo al voto delle nazionali austriache del 15 ottobre, sta di fatto che l’Italia ne esce ancora una volta beccandosi una scoppola da uno stato partner della UE, dopo che Gentiloni è andato inutilmente a pietire aiuto nei vertici europei. Vienna aveva già minacciato di schierare truppe corazzate al confine, poi ha fatto un mezzo passo indietro, adesso torna a fare il muso duro con Roma. Da dove nasce tutta questa sicurezza degli austriaci verso l’Italia?
Matteo Renzi sognava una nuova Ventotene, una nuova Europa fondata sui valori unitari dei padri fondatori, ma la realtà dei fatti è che dentro la UE ormai si stanno cristallizzando degli equilibri geopolitici con blocchi di Paesi che fanno capo a questo o a quello stato-guida. Nel caso dell’Austria, lo stato-guida è la Germania di Angela Merkel. Quella stessa Merkel che ha costretto i partner europei a pagare la Turchia di Erdogan per chiudere la “rotta balcanica”, e che adesso probabilmente si sfrega le mani a sentire le dichiarazioni di leader e ministri del governo austriaco all’indirizzo di Roma .