Chiuse pagine di satira su Facebook: chi tocca la sinistra scompare

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Chiuse pagine di satira su Facebook: chi tocca la sinistra scompare

26 Gennaio 2018

Sinistra, Cazzate Libertà” è la più famosa, ma anche “Radical chic boriosi che si beffano dell’ignoranza altrui”: sono (meglio dire furono) due frequentatissime pagine fb di pura satira corrosiva contro il politicamente corretto, chiuse due giorni fa da Facebook di colpo, senza neanche uno straccio di preavviso e senza uno straccio di motivazione. Chiuse, stop, fine. Più di centotrentamila i like di SCL, prima della chiusura, mentre i Radical chic piacevano a più di 68.000 persone. Non c’entrano le fake news: chi le conosce sa bene che si tratta di commenti e giudizi dati sugli stessi fatti riportati dai tiggì, oppure non riportati dai tiggì ma avvenuti con certezza: opinioni controcorrente e puro sfottò, non notizie false, insomma.

Isole di libertà in un clima culturale ormai asfissiante, una via di mezzo fra Charlie Hebdo in salsa popolare italiana e Dagospia senza il porno:niente di particolarmente raffinato ma tutto molto sentito e spesso divertente. Risate amare e battute al vetriolo al limite dell’accettabilità, a volte, ma anche commenti spassosissimi dagli admin e soprattutto dai lettori affezionati, con punte di autentica genialità – indimenticabile l’elenco numerato dei fatti che si susseguono puntualmente dopo ogni attentato terroristico, dal sospettato che è sempre “malato mentale”, alle notizie mancate sulla nazionalità degli attentatori, per non parlare delle infinite battute sui gessetti colorati e sul rituale ascolto di  Imagine di John Lennon – e anche se le pagine non aderiscono a nessun partito o organizzazione politica, il solo scagliarsi contro il politicamente corretto ha fatto sì che la sinistra sia stata il loro principale bersaglio. La sinistra con i suoi politici, i suoi partiti e soprattutto le sue parole d’ordine, e per questo le due pagine sono state bollate come “di destra”, e quindi, nel clima isterico del momento, addirittura ”fascistoidi”, e come tali, segnalate nei social.

Ma col fascismo non hanno niente a che fare, sono solo due fra le pagine Facebook più rappresentative del sentimento di quella parte di Italia, e forse di Europa, che secondo i media non esistono, e che non ci sta a farsi ingabbiare dalle parole d’ordine dei media e dei giornaloni. Pagine che, senza nessuna pretesa di rappresentare alcunchè, la dicono lunga sui veri sentimenti di tanta gente che quando guarda i tiggì non capisce di quale paese si stia parlando, e che non compra più i giornali perché quello che c’è scritto non racconta la realtà.

SCL ha riaperto, e campeggia l’hashtag #ridateciscl, la pagina è da ricostruire e i like da recuperare, mentre Radical Chic è letteralmente svanita. Si possono vedere solo pochissimi, vecchi post, in cui si ricorda ad esempio “l’ultimo delirio dei Radical Chic: apriamo le gelaterie nei campi profughi” e il loro recente “Torneo della regione più Radical chic d’Italia”, vinto dalla Toscana dopo un corpo a corpo con l’Emilia Romagna. Chissà perché poi hanno chiuso la pagina…